Intervista: STORMWOLF
Oggi ospitiamo i metallers italiani Stormwolf, giĆ recensiti QUI in occasione dell'uscita del loro ultimo album intitolato "Voyager". Risponde alle nostre domande Davide Passarelli, chitarrista della band. Buona lettura.
01. Ciao Davide, parlaci di come sta andando questo 2024 e del vostro nuovo album.
Innanzitutto grazie per il tempo che dedicate agli Stormowlf ed in generale alle band emergenti come noi, credo sia davvero importante far conoscere le realtĆ come la nostra ad un pubblico piu vasto, in particolare nel nostro caso vogliamo far si che la fan base della band possa espandersi e quante piu persone possibili possano ascoltarci. Tornando alla tua domanda, il 2024 ĆØ stato impiegato, oltre che a finire le registrazioni di Voyager, alla realizzazione dell'artwork del disco, alla parte organizzativa e promozionale, che rispetto all'esperienza precedente ĆØ stata piu impegnativa ma anche piu gratificante. La realizzazione di Voyager ha richiesto un pĆ² di tempo perchĆ© era necessario prima di tutto integrare Davide ed Irene (non presenti sul precedente album "Howling Wrath") ed anche perche abbiamo voluto far si che i brani potessero trovare la loro forma ed arrangiamento migliori, senza dover necessariamente andare di fretta. Penso che molti degli elementi che caratterivano Howling Wrath, che richiamano l'Heavy Metal ed Hard Rock anni '80, siano ancora ben presenti in Voyager, ma allo stesso tempo vi sono ulteriori influenze Hard Rock/Prog anni '70, che rendono il suono della band piĆ¹ maturo e "stratificato". La composizione dei brani originali ĆØ nuovamente opera quasi integrale di Francesco, che ĆØ il mastermind degli Stormwolf, sono perĆ² presenti anche svariate cover di vari artisti che in qualche modo ci hanno ispirati.
02. Cosa rappresenta il titolo "Voyager"?
Il tema del viaggio ĆØ qualcosa che secondo me si lega bene a quello che "sentono" gli Stormwolf in questa fase, sia che si tratti di un viaggio fisico, sia che si tratti di un viaggio interiore verso una dimensione, uno stato differente rispetto a quello precedente. In questo periodo alcuni di noi si sono trovati a vivere esperienze diverse, alcune pianificate, altre totalmente inaspettate, nel bene e nel male... Spesso ĆØ questo secondo tipo di viaggio ad essere anche piĆ¹ intrigante e "tumultuoso", in questo senso credo che la copertina di Voyager sia riuscita a trasmettere questa sensazione. E se anche cosi non fosse, spero piaccia semplicemente perchĆ© ĆØ davvero bella!
03. Come ĆØ nata la collaborazione con Nadir Muisc e come vi state trovando?
La collaborazione con Nadir per molti aspetti ĆØ stato qualche cosa di estremamente naturale, nel senso che molti di noi conoscono Tommy (Talamanca, chitarrista dei Sadist) e Paolo (Puppo, chitarrista dei Will o Wisp) da anni, ed in piĆ¹ le prove degli Stormwolf si tengono presso i Nadir studios. GiĆ con il precedente album alcuni brani sono stati registrati presso i Nadir Studios, questa volta siamo andati oltre nel senso che tutta la pre-produzione, la registrazione di tutto l'album, la produzione ed il mix sono avvenuti al Nadir. Quando poi abbiamo dovuto interrompere la collaborazione con Red Cat (con cui ci siamo peraltro trovati molto bene e che ci ha supportato per Howling Wrath), tra le varie proposte c'era anche quella di Nadir, e per svariati motivi abbiamo deciso che erano la nostra controparte ideale. Siamo molto contenti del supporto che ci stanno dando e del lavoro che stanno facendo assieme a noi e per noi.
04. C'ĆØ qualcosa di davvero importante che bolle in pentola per gli Stormwolf?
In questo momento siamo molto concentrati sulla parte di promozione dell'album, vediamo con piacere che molte riviste online e cartacee sono interessate alla nostra band e sicuramente ci fa piacere far conoscere la nostra musica a quante piĆ¹ persone possibili. Detto ciĆ², sicuramente tornare a suonare dal vivo ĆØ tra le prioritĆ , possibilmente in luoghi in cui non abbiamo ancora avuto modo di esibirci.
05. Di cosa parlano i vostri testi e in special modo quelli di questo nuovo album?
I brani degli Stormwolf hanno diversi argomenti, per esempio Lepanto tratta della famosa battaglia combattuta dalla forze alleate cristiane contro quelle ottomane, mentre brani come Fury o Fast Lane parlano del bisogno di sentirsi liberi e di non farsi soggiogare, sebbene con accezioni molto diverse. Infine, canzoni come Fate, Fade Into You oppure Horizons sono piĆ¹ intimiste e forse criptiche, e riflettono alcuni nostri particolari stati d'animo che hanno a che fare con la perdita, il rimorso, od il tormento dato dall'impossibilitĆ di raggiungere qualcosa di agognato.
06. Dove vorresti che arrivassero gli Stormwolf e quale pensi sia il piĆ¹ grande obiettivo, parlando un po' a nome di tutti?
DP: Non volendo porre limiti, quello che ogni musicista sogna ĆØ lasciare qualcosa di memorabile, come una canzone, un concerto, che rimanga per sempre nell'immaginario collettivo. Personalmente sarei contento che gli Stormwolf si guadagnassero un posto nel cuore di quanti piĆ¹ amanti del metallo possibile, almeno come band di culto, e che i nostri lavori potessero diventare un riferimento per nuove leve di ragazzi che si approcciano al nostro genere cosi come altri musicisti lo sono stati, e lo sono ancora, per noi
07. Quali sono le band che piĆ¹ ti hanno influenzato e quelle che secondo te hanno influenzato il sound degli Stormwolf?
Abbiamo tutti un amore smisurato per l'heavy metal e credo che questo sia fuori da ogni dubbio sentendo anche poche note dei nostri lavori! band come Iron Maiden, Helloween, Manowar e tutti i mostri sacri del genere ci hanno influenzati profondamente. Oltre a questo ovviamente ognuno apprezza anche altro, i "giovani" della band come Davide e Tiziana ascoltano gruppi pesanti ma piu "moderni", mentre Francesco ed io abbiamo sicuramente una passione sia per l'Hard Rock anni '70/'80, oltre che per gruppi piĆ¹ estremi come Slayer, Dimmu Borgir o Children of Bodom. Oltre a questi artisti ve ne sono poi altri anche molto lontani dal metal che ognuno di noi apprezza per motivi diversi, alcuni di questi sono davvero "impensabili" e forse ĆØ meglio sorvolare in questa sede.
08. Come mai la curiosa scelta di un album doppio dove la seconda parte ĆØ costituita solo da cover?
Sono concorde sul fatto che sia una scelta originale e che alcuni trovano anche "bizzarra" ma la ragione fondamentale direi che risiede nel...divertimento! Fare le cover di alcuni artisti che ci hanno ispirato ĆØ stato stimolante sia perchĆ© in alcuni casi ci ha permesso di "fissare" nella memoria (anche digitale) le versioni che bene o male suoniamo dal vivo da anni, in altri casi di riscoprire artisti che alcuni di noi amano ma che per qualche motivo non abbiamo mai eseguito, ed ĆØ stato interessante approcciare questi brani dal punto di vista dell'esecutore piuttosto che da quello dell'ascoltatore. Sarebbe stato noioso fare solo cover di band heavy metal e speriamo che alcune cover "inaspettate" possano suscitare interesse sia nei metallari di lunga data che in quelli piĆ¹ giovani. Infine, ci ha dato anche la possibilitĆ di coinvolgere alcuni amici nella realizzazione
09. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Vogliamo innanzitutto ringraziare Hot Music Zine e chi ha letto questo articolo e spingerlo, se non l'avesse ancora fatto, ad ascoltare la nostra musica possibilmente con le cuffie, abbandondosi all'immaginazione come si faceva anni fa...Se amate l'heavy metal, fate vostra una copia di Voyager e seguiteci sui social piu importanti! Let the Stormwolf roam free! Grazie e ci vediamo in giro!
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