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Intervista: BLACK PROPAGANDA


I torinesi Black Propaganda sono tornati dopo un lungo silenzio discografico con un nuovo ep, "Modern Prometheus". GiĆ  questo sarebbe sufficiente per un argomento di discussione, ma in questa intervista si parla anche dei recenti cambi di line-up e di altro ancora. Buona lettura.

01. Ciao, parlateci del vostro nuovo ep!
Eric: Ciao a tutti e grazie per questo spazio a noi dedicato. "Modern Prometheus" ĆØ il nostro nuovo EP uscito quest'anno per Nadir Music dopo un decennio di pausa dagli studi. Era da un po' che avevamo questi pezzi, tuttavia col Covid e col cambio di formazione abbiamo dovuto slittare in avanti, ma questo ci ha permesso di elaborarli meglio fino alla forma finale che trovate su disco. ƈ un concept album che riprende tematiche inerenti a eventi avvenuti in Ucraina e Russia nel passato recente. Grazie ai tour fatti in quelle zone ci siamo affezionati sia ai paesi che alle persone, e questo ĆØ il nostro omaggio per loro in questo momento cosƬ difficile e drammatico.

02. Come e quando nasce la vostra band? Arrivavate giĆ  da precedenti esperienze musicali?
Paolo: la band suona dal 2007, anno nel quale Eric (alla batteria) e Jan (alla chitarra) hanno fondato il gruppo. Ci sono stati molti cambi di formazione durante l’attivitĆ  della band che in alcuni casi hanno scombussolato i piani ma che non ci hanno mai impedito di andare avanti. Negli ultimi due anni, con l’arrivo di Riccardo e di Paolo, pensiamo di aver ottenuto una line Up piĆ¹ stabile e sicuramente molto solida dal punto di vista musicale. Abbiamo tutti avuto esperienze passate soprattutto in ambito metal (considera che io e Ian suoniamo insieme da trent’anni ormai!) e tuttora collaboriamo con altri gruppi della nostra zona. Non siamo mai stati fermi perchĆ© la musica metal ĆØ quello che ci ĆØ sempre piaciuto fare!

03. Come ĆØ nata la collaborazione con Nadir Music?
Paolo: cercavamo un’etichetta seria e disponibile a promuovere e a pubblicare la nostra musica, per cui siamo entrati in contatto con Trevor e abbiamo deciso di registrare ai Nadir studios. Considerando che siamo dei fan di vecchia data dei Sadist, direi che ĆØ stata una scelta assolutamente azzeccata: lavorare con Tommy Talamanca ĆØ stato un vero piacere!

04. Forse ĆØ presto per parlare di nuova musica, ma state per caso componendo qualcosa di nuovo e come pensate che suonerĆ ?
Eric: Attualmente siamo impegnati nella promozione del nuovo EP e della nuova formazione cercando di suonare dal vivo il piĆ¹ possibile, ma credo che l'anno prossimo ci metteremo sotto per creare nuova musica anche grazie alle idee che Riccardo e Paolo porteranno in sala prove.


05. La vostra musica sembra attingere dal thrash, dall'hardcore e un po' dal death metal. Il risultato ĆØ molto aggressivo. Siete d'accordo con questa nostra analisi?
Eric: Sono d'accordo, alla fine cerchiamo di comporre e di suonare ciĆ² che piĆ¹ ci piace senza stare a guardare se una determinata cosa fa parte del thrash o no, per esempio ci sono parti in blast che nel canone classico non ci sono. Il metal ĆØ in continua evoluzione come ĆØ giusto che sia, in questo modo vi ĆØ piĆ¹ varietĆ  e chiunque puĆ² trovare nel genere qualcosa che gli piace.

06. Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra Nazione rispetto ad altre?
Eric: Sicuramente il metal italiano ha molto da dire, ma spesso e volentieri tendiamo a competere tra le varie band dimenticandoci che la musica non ĆØ competizione ma condivisione. Ci si focalizza troppo sulla tecnica perdendo di vista il risultato nella sua totalitĆ . Non voglio scomodare i mostri sacri, ma Ken Owen dei Carcass non era un batterista tecnico, molte volte i brani acceleravano in fase di registrazione e i fill di batteria erano imprecisi e fuori tempo, eppure questo suo modo di suonare ha dato alla band quel feel caratteristico che ce li fa amare tutt'ora. La tecnica non ĆØ il fine ma il mezzo, questo dobbiamo sempre ricordarcelo.

07. Quali sono le band che piĆ¹ vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
Paolo: le influenze principali sono piuttosto old school e si possono far risalire alle band thrash metal degli anni ‘80-‘90 di cui siamo tutti appassionati, in particolar modo Slayer, primi Metallica, Kreator, Sepultura ecc a cui aggiungerei anche Pantera, Death e i Voivod. Il sound dei BP risente molto di queste influenze ma non ĆØ tutto lƬ ovviamente, visto che siamo piuttosto eclettici nei nostri ascolti, siamo di generazioni differenti e ognuno di noi ascolta generi molto diversi dagli altri e porta la propria sensibilitĆ  musicale nella band. Ci tengo poi a dire quanto sia stato e sia ancora importante l’ascolto e il confronto con le altre band italiane. Veniamo da una cittĆ , Torino, che all’inizio degli anni 90 ha avuto un momento importante di fermento artistico per quanto riguarda la musica metal, momento che ĆØ stato per noi estremamente importante e ha segnato il nostro modo di fare musica.

08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Eric: Grazie mille per questa intervista e a presto, stay metal!


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