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Intervista: ARTIFICIAL HEAVEN


Gli Artificial heaven sono l'ennesima realtà interessante che esce dal nostro Paese e che cerca di proporre un sound proprio, che non vuol dire per forza di cose originale, ma riconoscibile. Un hard rock che guarda agli anni Ottanta, sia per quanto riguarda le influenze dark che new wave. Ne parliamo col chitarrista Fed Venditti!
PS: A questo link trovate la nostra recensione del loro album di debutto, "Digital Dreams".

1 - Ciao Fed, parlaci del vostro album di debutto!
"Digital Dreams" è un concept album sui generis, nel senso che i brani hanno una tematica comune ma i pezzi non sono legati come in "Operation Mindcrime" ad esempio. Digital tratta della rivoluzione digitale che ci ha travolto come uno tsunami negli ultimi anni. Adesso, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, subiremo una nuova ondata che spazzerà via le nostre certezze. Specialmente in ambito creativo cambieranno parecchie cose nell’arco di pochissimo tempo.

2. Il vostro gruppo nasce anche da altre realtà, come ad esempio i Witches Of Doom. Ne vogliamo parlare meglio?
Si esatto. La band nasce dalle ceneri dei Witches Of Doom ma con altri propositi musicali. Qui si parla di goth rock e post punk. Il metal e lo stoner sono soltanto due comprimari nel nostro suono. Gli AH nascono alla fine del 2021, un periodo veramente strano dal momento che eravamo in piena pandemia e non si sapeva molto di quello che sarebbe accaduto. Comunque in poco tempo abbiamo composto tutte le tracce del disco ed eccoci qui.

3 - Come è nata la collaborazione con My Kingdom Music?
Abbiamo ricevuto diverse offerte, ma la più credibile è stata quella della My Kingdom. Un’etichetta seria che esiste da venti anni e che nel tempo si è consolidata nel panorama metal e rock.

4 - Forse è presto per parlare di nuova musica, ma state per caso componendo qualcosa di nuovo e come pensate che suonerà?
Si, abbiamo già composto alcuni brani per il prossimo album che spero non tardi ad arrivare. Il nuovo album sarà sulla falsariga di questo, ma con più consapevolezza. Inoltre vorremmo esplorare la nostra parte acustica, oltre che quella elettrica. La musica degli Artificial Heaven attinge soprattutto dal rock e dal dark degli anni Ottanta secondo me. 

5 - La musica degli Artificial Heaven attinge soprattutto dal rock e dal dark degli anni Ottanta secondo me. Pensi sia giusto quello che dico oppure vorreste aggiungere qualcosa?
Sicuramente hai ragione. Siamo devoti a band come i Sisters Of Mercy, Bauhaus, Cult e Mission giusto per citare i primi nomi che mi vengono in mente. Poi è ovvio che abbiamo anche altri ascolti, ma il nostro sound parte da questo periodo, anche se non vogliamo essere una band nostalgica con un sound retrò e fuori moda. No, credo che se hai ascoltato il disco avrai potuto sentire delle influenze più vicine agli anni nostri, oltre ad avere una produzione al passo con i tempi.


6 - Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra Nazione rispetto ad altre?
Penso che il metal italiano e straniero sia alla canna del gas, ormai i ragazzi ascoltano tutt’altro. Il metal sta diventando un genere di nicchia come potrebbe essere il jazz, però questo crepuscolo degli dei ha un non so che di affascinante. Noi continueremo a suonare finché avremo benzina nel serbatoio, questo è certo. 

7 - Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
Oltre a quelle già citate, aggiungerei i primi Litfiba, ma anche cose tipo gli Alice in Chains o band più recenti come i Then Comes Silence o gli Arabrot. Due band scandinave molto brave con un suono goth molto notturno.

8 - Abbiamo finito, lascia pure un ultimo messaggio ai nostri lettori!
A chi apprezza il nostro sound, lo invito a comprare una copia fisica del nostro lavoro per darci la possibilità di tornare in studio. Seguitici sui nostri canali social.


Intervista a cura di Marco landi

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