GOAD "Dusketha" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music

(2025)

I GOAD rappresentano un unicum nel panorama psychedelic/prog rock italiano, con la loro militanza che è iniziata agli albori degli anni Settanta e le innumerevoli pubblicazioni che hanno realizzato. Negli ultimi anni Maurilio Rossi, mente del progetto e polistrumentista, sembra aver trovato una seconda giovinezza e dopo l'ottimo "Titania" di un paio di annetti fa torna con questo "Dusketha", come sempre accompagnato da innumerevoli musicisti e una vena compositiva che non accenna a mostrare la corda, tantochè superiamo i già considerevoli settantacinque minuti del precedente "Titania". 

Il primo brano del disco, "Yes It Was Love (Message From A Cathedral)" rappresenta una apertura ideale per un album di questo tipo. Abbiamo atmosfere quasi solari, e queste saranno quasi rare poi nel proseguimento dell'ascolto, tastiere quasi "spiritiche", un cantato ben impostato e delle trame sonoro che entrano subito in circolo.

Se questo approccio potrebbe far pensare ad un album di un certo tipo, magari più semplice e solare del previsto, ci stiamo sbagliando. Pur mantenendo una certa linearità in alcuni episodi ("One Of These Days (Is There Still Day", "Alone Man In Empty Room"), lo spettro di alcune cose dei Pink Floyd, dei Jethro Tull o dei Van Der Graaf Generator prenderà sempre più piede con l'ascolto del disco, ma sempre con la consueta vena malinconica e criptica dei GOAD che complica un po' il tutto, ma in senso buono. Si è obbligati ad ascoltare con attenzione ogni singolo passaggio dell'album, e in questo modo si potrebbero cogliere anche alcune cose di David Bowie per esempio, ma incastrate in strutture complesse, sebbene non impossibili da decifrare. Basta solo seguire per bene l'andamento del disco!

Il disco si compone di due parti, abbiamo una durata complessiva davvero elevata, e questo fa in modo che i GOAD esplorino un po' tutti i lati del progressive rock e in generale del rock "settantiano", da quello più classico a quello più sperimentale, ma in generale possiamo dire che pezzi come "The Speed Of My Nightmares ", "Poor Skull (Reverend Brothers)" o "While I Kiss To The Melody (Night Sleepy Eyes)" valgono da soli il prezzo del biglietto, in quanto propongono un qualcosa di realmente innovativo ed emozionale, pur posandosi su un canovaccio vecchio di almeno quattro o cinque decenni. Il feeling generale è quello della classica opera che è fatta da musicisti dotatissimi e che suonano per il piacere di farlo, senza troppo pensare a cosa potrebbe andare bene per la massa o meno.

Disco davvero viscerale e sincero, ottimo da tutti i punti di vista, ma riservato a coloro che non vogliono la classica "botta" immediata o la hit da estrapolare, ma piuttosto cercano di entrare in sintonia piano piano con alcune opere musicali come questa e con tutti i suoi brani.

Recensore: Marco Landi
Voto: 8/10

Tracklist:

- Disc 1 

1. Yes It Was Love (Message From A Cathedral) 

2. One Of These Days (Is There Still Day) 

3. Alone Man In Empty Room 

4. Poor Skull (Reverend Brothers) 

5. Daisy' Rock 

6. To An After Time My Harmonies 

7. And Still We'll Dance Into The Light Of Heaven 

8. My Feet In The Breaking Wave Sundown 

9. Give It Not A Tear 

- Disc 2 

1. Stop And Consider Life Is But A Day 

2. While I Kiss To The Melody (Night Sleepy Eyes) 

3. Hush My Love (Lullaby For A Woman) 

4. The Speed Of My Nightmares 

5. Let Out Song 

6. Finally Remembering I'm Dead 

7. Garden With Spectral Gleams 

8. Foxsteps On My Nylon Guitar 

9. The Woodkeeper, A Collar Of Red (bonus track) 

Line-up: 

Maurilio Rossi: music, lyrics, arrangements, vocals, keyboards, piano, bass, electric guitars, classical guitars 

Guest musicians: 

- Gianni Rossi: additional guitars, backing vocals 

- Martino Rossi: keyboards, additional bass, backing vocals 

- Paolo Carniani & Claudio Nardini: drums & percussions 

- Frank Diddi & Alex Bruno: Sax, Flute, Violin 

- Max Cirone: sound engineer 

Siti ufficiali:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– GOAD: https://www.facebook.com/MaurilioRossiGoad