MAREA "Adrift" (Recensione)


EP, Masked Dead Records
(2025)

Nel mondo della musica c'รจ chi ha bisogno di anni e di decine di canzoni per riuscire a dire qualcosa e chi, come i Marea, necessita solo di un full e di poco piรน dei venti minuti di questo ep. Avevo giร  avuto modo di apprezzare l'album di esordio di questa one man band ma con questo ep, pur nella sua brevitร , M.B. รจ riuscito non solo a replicare quanto di buono fatto nel precedente lavoro ma anche a superarsi, aggiungendo influenze e togliendone altre. Prendete l'opener "Adrift" e ditemi se non vi riporta indietro nel tempo a quel capolavoro che risponde al mome di "Brave Murder Day": il riffing, il sound, le voci rimandano chiaramente a quel disco. 

Attenzione perรฒ: rimandare non vuol dire copiare. Lo stile di Marea รจ sempre ben presente, con quelle atmosfere rarefatte che caratterizzano il suo modo di comporre. Quando si ascolta questo progetto si ha davvero la sensazione di essere in balia delle onde e della marea, che ti trascina come vuole lei, avanti ed indietro. Se il disco vedeva forti influenze depressive, qui prevalgono il post black e il death/Doom, non solo dei Katatonia migliori ma anche dei nostrani Novembre (band che ha sempre raccolto molto meno di quanto ha seminato, a mio parere). L'influenza della band di Carmelo (e di Giuseppe, fino al 2015) Orlando รจ evidente soprattutto nella seconda traccia, "Rusted", che ad un'apertura arpeggiata e sognante fa seguire una sezione che rimanda a "Arte Novecento" e a "Novembrine Waltz". Il tutto filtrato attraverso la verve compositiva di M.B., che riesce sempre a non essere un mero imitatore ma un rivisotatore donando nuova linfa vitale ad uno stile altrimenti cristallizzato ed immutabile. 

Credo che il pregio principale del progetto Marea sia proprio questo: riuscire a rendere attuale e credibile uno stile portato alle sue massime espressioni trent'anni fa. M.B. non inventa (ma chi, oggigiorno, lo fa? Quelli che mischiano black metal e trap, fallendo in entrambi i generi?) ma rinnova, donandoci delle autentiche perle. E arriviamo alla conclusiva "Marea", vero capolavoro dell'EP. Nonostante sia quasi interamente strumentale (e io non sono esattamente un fan delle strumentali) questa canzone, con le sue atmosfere sognanti e rarefatte, miste ad una malinconia che pervade il tuto, ha davvero la capacitร  di trasportare in altri luoghi, distanti anni luce da ciรฒ che circonda. Se la dovessi immaginare come sottofondo di un racconto, la vedrei perfetta per "La ricerca onirico dello sconosciuto Kadath" di Lovecraft...e scusate se รจ poco! 

Un Ep praticamente perfetto, privo di quei pochi riffs che non mi avevano convinto nel lavoro d'esordio. L'unico difetto รจ che conta solo tre canzoni! Ma se questo รจ il livello compositivo raggiunto, mi sento di affermare che Marea farร  parlare veramente molto di sรฉ e non solo in ambito italiano! 

Recensore: Marco "Wolf" Lauro
Voto: 10/10

Tracklist:

1. Useless 
2. Rusted 
3. Marea

Line-up:
Matteo Balzarini - Everything

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