HATE FOREST "Against All Odds" (Recensione)


Full-length, Osmose Productions
(2025)

Così, de botto (citando "Boris") arriva questo nuovo disco degli Hate Forest, band che, mi auguro, non necessita di nessuna presentazione e che, con questo "Against All Odds" goinge a quota sette album nell'arco di trentacinque anni (ma con una grande pausa dal 2005 al 2020). La one man band, fin dalla sua nascita, ha portato avanti un discorso fatto di intransigenza, assalto sonoro, abolizione di ogni forma di facile ascolto, rimanendo legata allo stile che ha utilizza da oltre trent'anni. E, visto il risultato finale, ben venga questa totale amovibilità! 

Già la sola opener "Werewolves" basta a spazzare via i 3/4 delle band "black" moderne, chiuse nei loro mid tempos e nelle loro produzioni plasticose. Nessun intro, nessun attimo di quiete prima della tempesta. Premete play e verrete travolti da un branco di lupi famelici, affamati ed incazzati. E questo assalto continua per tutto il lavoro, che supera di poco i trenta minuti. Alcuni li fanno rientrare nel filone nsbm, altri affermano che ne facessero parte vecchi membri; quale che sia la veritia, a me non importa. Quello che conta è la musica e "Against All Odds", nella sua monoliticità, nella sua ricercata staticità, è un lavoro che sembra arrivare dalla fine degli anni '90, quando la band irruppe sulle scene con la delicatezza di un panzer! E da allora lo stile non è cambiato di una virgola. Uno stile che si ama o si odia, certo, ma che riporta il black metal a quello che dovrebbe essere; segno che si possono rilasciare ottimi dischi anche senza sperimentare od innovare. 

Prendete una canzone come "The Reaping Hand": due riffs in croce, poco meno di cinque minuti, per una canzone che trasuda odio da ogni nota e che andrebbe inserita nei manuali del black metal! M scegliere una canzone piuttosto che un'altra in questo disco è assolutamente impossibile e privo di senso. Questo disco (come ogni lavoro pubblicato dalla band) va ascoltato come un unicum, come un insieme inscindibile dall'inizio alla fine. L'unica cosa che non mi è mai piaciuta degli Hate Forest è la scelta del growl invece dello screaming. Mi sono sempre chiesto come sarebbero stati i loro lavori con una voce diversa ma, ovviamente, non lo sapremo mai. 

I tempi di "The Most Ancient Ones" o di "Purity" sono lontani ma questo "Against All Odds" non sfigura affatto al loro confronto ed è questo ciò che conta, in disco. Se volete un disco moderno, registrato perfettamente e dal suono cristallino, rivolgetevi altrove. Questo disco è rivolto a chi ama i suoni zanzarosi, la produzione grezza e le canzoni con non più di tre riffs! 

Recensore: Marco "Wolf" Lauro
Voto: 8/10

Tracklist:

1. Werewolves 03:48
2. One Way Ticket 04:45
3. Devil Is on Our Side 03:20
4. Ukrainian Thermopylae 04:29
5. Mariupol 04:49
6. Coprophagus Empire 03:17
7. The Reaping Hand 04:49
8. Courage

Line-up:
Roman Saenko - Everything

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Osmose Productions

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