Intervista: GHOST ON MARS


I Ghost On Mars sono una formazione romana che ha avuto il merito ma anche il privilegio di esordire per una grande label di respiro internazionale come la Willowtip Records. Il loro primo album, "Out of Time and Space" è un ottimo biglietto da visita per proiettare questa band fra le preferenze degli ascoltatori del metal moderno venato di prog. Li abbiamo intervistati e quindi, buona lettura!

01. Ciao, parlateci di come sta andando questo 2025 e di come è andato il vostro debutto discografico.
Ciao! Andiamo in ordine cronologico allora e iniziamo dal 2024 che è stato l’anno del nostro debutto discografico: siamo rimasti davvero entusiasti per gli elogi ricevuti dalla critica, siamo stati addirittura inseriti da alcuni tra i ‘migliori album prog al debutto’ e questo ci ha riempito davvero di gioia ed entusiasmo. Il 2025 invece è partito all’insegna dei concerti. Il nostro obiettivo adesso è quello di portare live ‘Out of Time and Space’ e di farlo conoscere il più possibile al pubblico. A Gennaio abbiamo avuto l’onore e il piacere di aprire ai Kingcrow e a Maggio agli Iron Savior. Stiamo pianificando altri live: l’obiettivo non è tanto sulla quantità quanto sulla qualità delle date, un po’ il mantra che usiamo anche per scrivere musica.

02. Cosa significa il vostro monicker?
Si tratta di un omaggio al regista John Carpenter e a uno dei suoi film, ‘Ghost of Mars’: visto che i nostri brani si ispirano alla cultura horror e scifi dagli anni ‘80 ad oggi, abbiamo voluto omaggiare così uno dei massimi esponenti del settore.

03. Come è nata la collaborazione con Willowtip Records e come vi state trovando?
Siamo stati molto fortunati, questo dobbiamo dirlo. Quando abbiamo finito di registrare il disco e abbiamo inviato il materiale di presentazione alle etichette abbiamo ricevuto molti complimenti e anche tante offerte… ma nessuna ci convinceva del tutto. Abbiamo pazientemente atteso quasi un anno, e poi si è affacciata questa etichetta americana che ci ha fatto un’ottima offerta per questo e per il prossimo album. Abbiamo accettato con grande entusiasmo e ad oggi siamo soddisfatti di questa scelta.

04. C'è qualcosa di davvero importante che bolle in pentola per voi? Avete del nuovo materiale in lavorazione per caso?
Assolutamente sì, stiamo lavorando sul prossimo album e abbiamo tutte le intenzioni di fare un lavoro qualitativamente superiore al precedente: il nostro sound si è consolidato, abbiamo ben chiara la direzione che vogliamo intraprendere e siamo già a buon punto con la struttura dei brani, che ci piacciono ogni giorno di più.


05. Di cosa parlano i vostri testi?
Come dicevo, i nostri testi partono con un’ispirazione iniziale da film o libri della cultura horror sci-fi: Stephen King, Asimov, Carpenter - per citare qualche autore - Essi Vivono, La Nebbia, Arrival, The Revenant… per citare qualche titolo. Per un brano ci siamo ispirati addirittura a un albo di Dylan Dog. Tuttavia il significato del testo non è mai univoco, diciamo che ogni brano può essere letto in maniera duplice: c’è un richiamo al libro o al film in questione ma esiste anche una lettura che possiamo considerare ‘universale’ dei messaggi contenuti al suo interno. Ad esempio il brano ‘They’, ispirato al film ‘They Live’ (‘Essi Vivono’ in Italia) parte dalle vicissitudini del film… e poi percorre uno sviluppo proprio: affronta il tema del potere e della sua incapacità di scindersi da una componente suprematista, affronta temi sociali e politici. Come ben rappresentato dal video illustrato dalla bravissima Gaia Di Labio, c’è una lotta di classe tra i Bianchi e i Rossi… in cui però alla fine i Bianchi, vittoriosi, si trasformano a loro volta in Rossi, perpetuando un ciclo infinito che, nella sua tragica inevitabilità, mantiene un equilibrio.

06. Dove vorreste che arrivassero i Ghost On Mars? Insomma qual è il vostro più grande obiettivo? E quali sfizi vi siete tolti finora?
Sicuramente quello di firmare un contratto discografico con un’etichetta di spessore è già stata una grande soddisfazione, prima ancora lo era stato realizzare il nostro primo album. Adesso il nostro sogno nel cassetto resta la partecipazione a qualche Festival di rilievo internazionale, a fianco di quelle band che consideriamo come i nostri idoli.

07. Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
Hanno paragonato il nostro sound a quello dei Leprous, Soen, Tesseract, Pain of Salvation… sono sicuramente paragoni azzeccati perché queste band fanno parte dei nostri ascolti quotidiani ma la verità è che il nostro sound è molto distintivo perché è frutto di varie contaminazioni stilistiche molto diverse tra loro. Siamo certi che con il prossimo disco questo aspetto risulterà ancora più chiaro.

08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Intanto grazie a voi di Hot Music Zine per l’ospitalità. Ai vostri lettori chiediamo di “darci un’occasione” e ascoltare la nostra musica e restituirci un feedback, magari sui nostri Social. Un saluto da tutta la band!


Links:
Facebook
Bandcamp
Youtube

Nessun commento

Powered by Blogger.