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MONKEY INTRUSION “Pussycats And Monkeymen” (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2024)

Al centro di “Pussycats And Monkeymen”, il debutto dei Monkey Intrusion per Ghost Record Label, ci sono i riff di chitarra dai modi graffianti, possenti ed energici. C’è anche una linea vocale dai toni vissuti, aspra e un po’ al vetriolo, con la particolarità di trasformarsi in qualcosa di più leggero, durante tutta l'esecuzione delle tredici tracce. 

I quattro musicisti di Trieste sputano fuori sonorità prettamente alternative, concedendo a questo progetto spunti stoner e grunge. Difficile dunque inquadrare la band in un unico genere, per il solo motivo che tutto suona con immediata semplicità. L’impatto c’è anche nelle sequenze più melodiche e quanto esse comunicano. Nel mentre l’accompagnamento regolare, modulato, efficace delle ritmiche dà il giusto collante con modalità aggraziate e profonde. Non si nasconde che un primo approccio lascia intravedere qualche brano dall’arrangiamento acerbo, eppure ogni ascolto avvicina l’orecchio a una musicalità generale evidentemente fluida. 

Ad ogni modo alcuni pezzi si svelano anche più elaborati rispetto agli altri. Il tono stoner, come già scritto in apertura, pone al centro una tessitura di riff che si srotola sulla distanza e con il sostegno ritmico ben inserito, a questo punto con una voce ben impostata, si ha un quadro completo più che sufficiente. 

Recensore: Marco Landi
Voto: 7/10

Tracklist: 
01. Ouverture 
02. Police of the Soul 
03. Cicuta Weston 
04. Bad Love 
05. Off Beat 
06. Fire Dancer 
07. Hard Times 
08. Lady Death 
09. Life 
10. The Bright Side 
11. Rio Portrait 
12. Dogs Are Eating My Legs 
13. Revolution

Line-up:
Enrico Goti - voce, chitarra
Vincenzo Reina - voce, chitarra
Marco Plesnicar - basso 
Marc Bertoli - batteria

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