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LUCERNA "Finché la luce non si spegne" (Recensione)

Full-length, Independent
(2024)

Note biografiche:
"Il rock cupo e atmosferico dei Lucerna affonda le sue radici nel post-rock/metal, non disdegnando richiami al rock alternativo italiano anni 90/2000. Il progetto nasce dalla passione e dalla visione di Lele Morra (voce), il cui desiderio di esplorare nuove sonorità lo ha portato a coinvolgere il chitarrista Rob Ursino. Il lavoro sinergico dei due ha dato vita alla composizione e all’arrangiamento di diversi brani. Alla formazione della band si sono uniti il pianista Gabriele Toia, Riccardo Crespi al basso e Alessandro Mori alla batteria. Il 5 aprile uscirà su tutte le piattaforme digitali e in copia fisica (CD e cassetta) il debut album: “Finché la luce non si spegne”. 

Ora passiamo un po' ad analizzare questo album secondo il nostro punto di vista. Sicuramente siamo di fronte ad un lavoro destinato a crescere con gli ascolti. Personalmente sono entrato in sintonia con queste composizioni dopo almeno tre attenti ascolti, a parte l'iniziale "I Bambini non dormono più" che è un pezzo piuttosto immediato e sinceramente bellissimo sin dai primi approcci con esso, col suo ritornello irresistibile. Di primo impatto, infatti, non riuscivo a capire alcune scelte, come ad esempio quella di usare un cantato simil urlato e quasi strozzato su una base musicale piuttosto varia e in continua evoluzione. La voce di Lele Morra, invece, si è rivelata come una delle chiavi migliori per capire ciò che i Lucerna vogliono trasmettere con questo disco. Semplicemente loro vogliono veicolare emozioni forti, perlopiù malinconiche, introspettive e la voce quasi spoglia e dimessa di Lele riesce bene in questo, e ora come ora non riuscirei ad immaginare un cantante diverso per questa band.

I brani tendono a non spingere troppo su sonorità dure tipiche del metal, e quindi rimaniamo nell'ambito di un rock alternativo o post-rock atmosferico che tende ad avvicinarsi a realtà come Il Teatro degli orrori o che scomoda un paragone quasi azzardato tra il prog e il gothic rock delle decadi Settanta-Ottanta. Ci sono momenti più diretti e più "allegri", come succede in "Amica Mia" che può ricordare in certi frangenti persino il pop rock fatto ad arte da artisti come Vasco Rossi o Luca Carboni degli esordi, ma sempre con quel retaggio dark che aleggia come una nube scura e quasi inevitabile per la band, e questo è presente anche nei testi. Sicuramente l'utilizzo di pianoforti, organi Hammond e synth Moog aiuta la band a trasformare ogni pezzo, anche quello che appare più immediato in un qualcosa di speciale e toccante.

Ci sono anche gli archi che fanno la loro bella figura, come ci consiglia l'inizio di un brano come "Desolazione", uno dei brani più dimessi del disco, mentre più sorprese si hanno nella suite "Occhi Lucidi", che parte lenta ed atmosferica per poi intraprendere una cavalcata quasi tipicamente metal e chiudersi nuovamente in uno scrigno oscuro dove il cantautorato italiano viene a galla, sia passato che presente. Tracce di Guccini, Nomadi, Le Ombre, Battiato sono udibili in più passaggi, ed è veramente bello come la band fa rivivere questa musica immortale attraverso uno stile proprio!

Il pezzo posto in chiusura, "Sogno a metà" è toccante grazie ad un pianoforte che sorregge degli ottimi vocalizzi stratificati che quasi rievocano atmosfere gospel. Insomma un pezzo finale di questo genere ci sta bene, perchè anche se la band fino ad adesso non si è mai spinta troppo in termini di potenza, nè tantomeno di violenza, qui decide di prendere realmente una pausa dopo un turbine di emozioni forti, una sorta di catarsi dopo un grande sfogo interiore. 

Questo è un album vero, sentito, dove i Lucerna si mettono a nudo senza veli e dichiarano al mondo che la vita è dura e che l'esistenza è una battaglia in continua evoluzione ma che forse, alla fine di tutto, vale la pena di vivere tutto questo per incontrare la luce (parafrasando il titolo dell'album). Un gran bel prodotto, originale, che merita di essere notato e divulgato da qualcuno di davvero importante a livello discografico. "Finché la luce non si spegne" potrebbe essere il viatico per una prosperosa carriera per i Lucerna, quindi teniamoli d'occhio...

Recensore: Marco Landi
Voto: 8,5/10

Tracklist:

1. I bambini non dormono più
2. Alcool e specchi
3. Amica mia
4. Desolazione
5. Lettera
6. Occhi lucidi
7. Diana blu
8. Stella
9.. Crepe e ombre
10. Sogno a metà

Line-up:
Rob Ursino - chitarra
Gabriele Toia - piano, organo, synth
Alessandro Mori - batteria
Riccardo Crespi - basso, cori
Lele Morra - voce

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