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Intervista: SERVAN


Oggi intervistiamo una band proveniente dal Trentino, nello specifico dei folk metallers Servan. Questa formazione ha debuttato nel 2022 col full-length "Tales Of The Forest" e quindi abbiano fatto qualche domanda inerente questo album ma anche abbiamo voluto sapere qualcosa sui loro piani futuri. Buona lettura! 01. Ciao, parlateci del vostro album di debutto, "Tales Of The Forest"! 

Tales of the Forest è molto importante per noi. E' il nostro album di debutto e frutto di un lungo tragitto e crescita personale. Eravamo ragazzini quando abbiamo iniziato a lavorarci e quindi ha un posto molto importante nel nostro cuore. In sintesi, si tratta di un semi-concept album. Cerca di vedere le tracce come capitoli di un libro associando all'interno del booklet, sopra ogni testo, una breve descrizione narrativa, in modo da creare una specie di storia che si spinge in avanti mano a mano che si procede con l'ascolto. Allo stesso tempo però i testi dei brani cercano di essere anche fruibili singolarmente, nel caso di un ascolto più casuale, senza dover dipendere dalle altre canzoni per essere compresi appieno.

02. Facciamo un breve riassunto della vostra carriera evidenziando gli avvenimenti più importanti! 
Allora, la band nasce tanti anni fa dalle ceneri di un'improvvisato gruppo Folk che si limitava ad eseguire semplicemente varie cover di Eluveitie ed Alestorm. Enrico prese i due chitarristi ed il tastierista e formò i Servan. All'inizio la band non aveva neanche il basso e la batteria e ci limitavamo ad eseguire i primi brani grazie all'aiuto delle basi. In pochi anni riuscimmo a buttare giù il primo album e a registrarlo ma eravamo ancora giovani e inesperti e il gruppo ha subito numerosi cambi di lineup. Ora Enrico è il leader indiscusso della band. La sua visione creativa è divenuta negli anni solida e definita oltre ad aver migliorato sempre più le possibilità tecniche per i live oltre che nella composizione dei brani. Il 24 Maggio 2022 abbiamo pubblicato il nostro debut album 'TALES OF THE FOREST'. Con la collaborazione di artisti come HeadMatt (degli Elvenking) per alcuni assoli di chitarra e di Catia Borgogno (degli Alight) per alcune parti folk strumentali e di voce. Negli ultimi anni abbiamo suonato diversi live shows nel nord Italia (Trento, Milano, Verona, Bergamo, Mantova) e al Malpaga Folk Metal Fest insieme a band come The Silence Between Us da Padova, Mael Mòrda dall'Irlanda, An-Theos dalla Romania e Wind Rose da Firenze.

03. Sono già passati circa due anni dal vostro debutto. State per caso componendo nuovo materiale, e come suonerà? 
Enrico, nostro cantante e leader, ha gia scritto il secondo album e numerosi altri brani da molto tempo ormai. Ora stiamo lavorando alla registrazione ed arrangiamento orchestrale dei suddetti. Questo procedimento è molto lungo e faticoso ma siamo sicuri che ripagherà l'attesa. In ogni caso prima del secondo album abbiamo intenzione di far uscire un piccolo EP anche per far sentire ai nostri fan l'evoluzione del nostro sound di cui siamo molto orgogliosi. Al momento i vari impegni personali e il lavoro di registrazione ci stà un pò limitando ma a breve pensiamo di tornare a proporci in giro per l'Italia.3.


04. Come significa il titolo "Tales Of The Forest"? 
Riassume in breve il concept del disco. 'Racconti della foresta' si riferisce sia alle diverse tracce che compongono l'album sia la storia che tratta. Una storia che vede la foresta come metafora per un profondo viaggio interiore.

05. Come avvien solitamente il processo di composizione e come nasce un vostro brano? 
La maggior parte dei brani sono composti mettendosi lì a suonicchiare la chitarra. Enrico pensa però che le canzoni migliori nascano direttamente dalla propria immaginazione. La famigerata ispirazione che viene nei momenti più inopportuni come al lavoro o durante un'uscita con gli amici. Lo smartphone è un prezioso strumento che ci permette di registrare la melodia canticchiandola in un vocale whatsapp. Dopodichè, la sera si estrapola la melodia con la chitarra e si compone poi il resto del brano sul computer. Guitar pro e poi Cubase sono i programmi preferiti di Enrico nello specifico.

06. Di cosa trattano le vostre liriche? 
I nostri testi si ispirano alla tradizione popolare trentina e nord europea. Ad esempio, il brano Drunk Troll, si ispira al mito del changeling, deformandolo in modo comico. Anzichè rapire i bambini la notte sostituendoli con un demonietto, si limitano a rubare le scorte di vino sostituendolo col terrificante tavernello. La fiaba usata per sviscerare l'anima e la condizione umana è molto importante per noi. Il nostro obbiettivo è avere sempre questo bilanciamento tra serietà e leggerezza.

07. Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra Nazione rispetto ad altre? 
Penso che nessuna band talentuosa abbia il giusto riconoscimento nel mondo che viviamo oggi. Non è solo un "problema" italiano. Secondo noi ciò che manca è il permettere alle band di farsi conoscere grazie al loro talento aiutandoli a trovare la loro strada nel business della musica. Invece tutti brancolano nel buio e riescono ad emergere solo se sono fortunati o hanno i contatti giusti di gente che già con la musica ci lavora.

08. Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano? 08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Enrico nella composizione della musica non si è mai limitato ad alcun genere preciso. Compone sempre in base ai propri gusti, in modo di creare nel modo più spontaneo possibile. Allo stesso tempo però cerchiamo anche di avere un sound complessivo riconoscibile, senza allontanarsi troppo dal Folk Metal. In poche parole ci sentiamo vicini a band come i Finntroll ma con diverse influenze del panorama Melodic Death come Eluveitie, Dark Tranquillity, Kataklysm, Insomnium. Gli arrangiamenti sinfonici arriveranno soprattutto con i nuovi brani che non vediamo l'ora di pubblicare. Sentirete molte influenze alla Fleshgod Apocalypse.

09. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Beh innanzitutto vi ringraziamo per lo spazio a noi dedicato e ringraziamo la nostra agenzia Rockonagency che ci sta dando una grande mano con la promozione. Se volete ascoltare un folk metal diverso dal solito e vi affascina il mondo delle fiabe, date un ascolto al nostro album TALES OF THE FOREST che potete trovare facilmente su Spotify. Se poi vi piacciamo, rimanete collegati che a breve pubblicheremo nuovo materiale. Un abbraccio a tutti i lettori e keep on rocking!


Intervista a cura di Marco Landi

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