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GREAT MASTER "Montecristo" (Recensione)

Full-length, Underground Symphony
(2023)

I veneti Great Master sono una formazione che può tranquillamente essere presa da esempio per tante altre che operano nel mercato metal "underground". Ebbene, proprio soffermandoci sul termine "underground", amato ed odiato da tutti allo stesso tempo, possiamo affermare tranquillamente che con questo "Montecristo" la band in questione stia raccogliendo tutto ciò che ha seminato in tre decenni e che sia ad un passo per uscire allo scoperto e già lo sta facendo. E infatti la band proprio in questo momento è in tour con gli Angra (tra l'altro con un'altra eccellenza del power metal italiano come i Dragonhammer). Quindi, per sintetizzare, rimboccarsi le maniche e lavorare con qualità e costanza sono i primi fattori per uscire dallo status di band sconosciuta...

Ecco, vedete che ormai l'underground è rimasto un termine sterile, perchè anche il metal italiano viaggia alla grande, con album di qualitĂ  e tour importanti. Basti anche solo fare l'esempio piĂą lampante, ovvero citare i Rhapsody Of Fire per evidenziare come il metal italiano sia ormai seguito e apprezzato in tutto il mondo. Ed è qui che "Montecristo" (concept album che ripercorre le vicende di Edmond Dantès nello storico romanzo di Alexandre Dumas “Il Conte Di Montecristo”) entra in scena, apportando ulteriore linfa ad un panorama metal italiano giĂ  molto incoraggiante. Un album, tra l'altro, dove è difficile davvero trovare difetti. L'epicitĂ  di una canzone come "The Left Hand Joke" si pone come fiore all'occhiello di un album che però negli episodi successivi mostra varie facce, da quella piĂą prettamente power metal a quella piĂą incentrata sul classico heavy metal, come potrebbe dimostrare un pezzo granitico e potente come "Where the Shame Lives".

La band comunque è in stato di grazia e il disco più prosegue e più migliora, regalandoci poi circa cinque episodi finali uno più bello dell'altro, dove si calca forse di più a livello di velocità, come succede nella stratosferica "Man from the East". Produzione e perizia dei musicisti poi sono di alto lignaggio e quindi se amate il metal, e il power metal in particolare, non potete ignorare questo capolavoro. Un'ora di grandi emozioni, di grandi canzoni, da non perdere per nessuna ragione!

Recensore: Marco Landi
Voto: 8,5/10

Tracklist:
1. Le Pharaon
2. Back Home
3. The Left Hand Joke
4. Where the Shame Lives
5. I Am the Master
6. Your Fall Will Come
7. Nest of Stone
8. My Name
9. Man from the East
10. The Weak Point
11. Final Revenge
12. On October 5th (Wait and Hope)
13. Montecristo

Line-up:
Massimo David - Bass
Jahn Carlini - Guitars
Manuel Menin - Guitars
Giorgio Peccenini - Keyboards
Stefano Sbrignadello - Vocals
Denis Novello - Drums

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