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IGNIS ABSCONDITUS "Golden Horses Of A Dying Future" (Recensione)


Full-length, My Kingdom Music
(2024)

Già così, con quel bel simbolo anti-trinitario piazzato al centro del logo della band, mi son detto: “qui si parte dalla grande!”, pur trovandomi al cospetto di un album in cui dovrei sapermi orientare solo in parte, trattandosi di un Post Dark Metal con influenze che spaziano dal Depressive Goth alla Dark Wave, dal Post Punk al Black Metal e via sperimentando. Ammetto che l’unico frangente in cui sentii parlare di Dark Metal fu in riferimento ai tedeschi Bethlehem, una band di cui apprezzai moltissimo l’album “Dictius Te Necare” del 1996, che a parer mio anticipava già certo Black Metal d’umore deflesso e forniva anche lo spunto per quelle vocals isteriche poi prese in prestito da Nattramn dei Silencer, con risultati forse un po’ troppo sopra le righe.

L’atmosfera che si respira in questo album è innanzitutto sulfurea: la voce di Noctuaria è quella che attribuisco, per libera associazione di pensieri, ad una strega intenta in chissà quale rituale proibito! Una timbrica semplicemente favolosa, che vale più di tanti screamers Black Metal che si strozzano nel tentativo di risultare maligni, ma che, come ironizzo spesso, finiscono per fare il verso di Donald Duck! La nostra evocatrice di ombre invece sa benissimo come modulare la sua prestazione vocale, ora aggressiva, ora lamentosa, quando non proprio sprofondata in frequenze basse che ce la dipingono come intenta a farsi un bel viaggetto in qualche recesso sotterraneo, là dove non brillerà mai la luce del Sole. Anche l’incedere dei brani è sofferto, senza bisogno di aggredire con l’espediente della velocità, ma anzi, come da scuola Doom Metal, è attraverso il passo lento e dolente che si tende ad un estremismo uguale e contrario a quello indotto dalla frenesia esecutiva, ovvero il classico propellente che spinge spesso il Metal verso territori sempre più al limite. Un’immagine mentale che questa musica mi ha subito evocato è stata l’ultima apparizione dello spettro di Kayako nel J-Horror “Ju-on” di Takashi Shimizu (attenzione, mi riferisco all’originale del 2002, non al remake del 2004!): ricorderete benissimo quella figura mortifera e strisciante che, con incedere disarticolato, si avvicinava lentamente alla sua vittima, scalino dopo scalino, emettendo un rantolo che ancora oggi mi provoca un certo effetto! E si badi bene, il tutto senza bisogno del trucchetto abusato del jump-scare, che è come quando un vostro amico vi sorprende di spalle facendo “BUUUU!”: l’equivalente d’un palloncino che scoppia nel silenzio più assoluto!

Questo per dire, al mio solito divagando senza ritegno, che qui non si gioca la carta del sobbalzo gratuito, ma si lavora di ondate sonore ben calibrate che vi trascinano lentamente verso l’inesorabile abisso: ottimo lavoro, davvero! In generale, non è il tipo di proposta musicale che mi cattura più di tanto, avendo, per gusti miei personali, la propensione a ritmi molto più esasperati: ma quando si viene colti da quegli accordi dissonanti, da quegli arpeggi suadenti e sinistri al tempo stesso, non posso che produrmi in un applauso! Anche perché poi tutto è eseguito benissimo e parimenti prodotto con gusto (macabro!) nella scelta dei suoni sempre adeguati all’atmosfera ricercata!

Tutto interessante, tutto inquietante, ma ripeto, qui è la voce di Noctuaria a dettar legge: è quel fattore vincente che permette all’opera di compiere il classico salto di qualità! Complimenti!

Recensore: LV-426
8/10


Tracklist:
01. Shadows
02. Mr. Smith
03. Wolfheart
04. Lucid Madness
05. Mental Roulette
06. Carousel Of The Departed
07. Seagull’s Laughter
08. Weight Of Knowledge
09. Whispering
10. Chasm Of Deceit

Line-up:
Noctuaria - Vocals 
Jack-G - Electric guitars
Dani B-life - bass and Roland Juno 60 on song 2
Henry Der Wanderer - drums and percussions, keyboards, additional electric 12 strings guitar on songs 2, 7, 8

Links:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– IGNIS ABSCONDITUS: https://www.facebook.com/IgnisAbsconditus

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