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Intervista: THE LAST SOUND REVELATION


I The Last Sound Revelation sono un gruppo strumentale romano con varie influenze che variano dall’Hard rock, al Metal, al Progressive e al Blues Rock. Il progetto nasce nel 2005 da un'idea del bassista Niccoló e del chitarrista Francesco che compongono brani strumentali e gettano le basi per quello che oggi chiamiamo The Last Sound Revelation. Niccoló (basso) e Francesco (chitarra) provengono da un background Metal, Tiziano (batteria) dall'Hard Rock e Valerio (chitarra) dal Progressive Metal, il quale ha sostituito Massimiliano Forlani a Giugno 2021. Il progetto punta a stimolare in chi lo ascolta un'esperienza emozionale che richiama immagini e stati d'animo interiori cercando di conquistare anche chi questo genere di solito non lo segue e contemporaneamente, ad offrire un prodotto che sia il più originale e diverso possibile. Dall’estate 2020 la band si sta dedicando alla produzione di nuovi pezzi che comporranno il secondo album.

1- Ciao ragazzi e benvenuti su Hot Music Zine. Insomma, proponete qualcosa di molto vario e per certi versi sperimentale. Descrivete con le vostre parole il vostro sound...
Ciao e grazie per averci accolti! Il nostro sound nasce dai retaggi dei componenti del gruppo. Francesco (chitarrista) ha un background metal, Tiziano (batterista) è più legato al rock classico, Niccolò (bassista) parte dal metal per poi dedicarsi allo strumentale e Valerio (chitarrista) ha una predilezione per il progressive metal. Proprio dall’alchimia che si è formata dalla crasi tra questi generi, nasce la musica dei The Last Sound Revelation, un suono che è legato ad ogni pulsazione del corpo in cui viviamo, ad ogni ritmica nascosta nel pianeta in cui alloggiamo e in tutto ciò che riguarda l’essere umano come il provare, sentire o vivere emozioni.

2- Non avete parti vocali, come questa scelta?
Abbiamo scelto questa via per la libertà che essa concede. Le parole possono esprimere concetti, ma, questi, sono guidati da una voce che ti indirizza verso la loro elaborazione. Con la nostra musica, invece, vorremmo lasciare agli ascoltatori la libertà di interpretare e scegliere le emozioni più appropriate da assoggettare ad ogni pezzo.

3 - C'è un compositore principale nella band? E come nasce un vostro brano solitamente?
Non esiste un compositore principale, il più delle volte un pezzo nasce per un’idea che qualcuno ha avuto a casa o in sala prove…solitamente si tratta di un riff di chitarra, di basso o batteria che viene registrato con un cellulare e poi rielaborato con aggiunte durante le prove successive! Ognuno di noi compone il 25% del tutto.

4 - Si potrebbe dire che avete un approccio quasi jazz, non tanto per il genere in sè, ma per l'apertura mentale e anche per una certa complessità di base della vostra musica. Siete d'accordo?
Considerando che una delle caratteristiche principali del Jazz è l’improvvisazione, possiamo essere d’accordo perchè tutti i nostri brani, come anticipato prima, nascono da un’idea sulla quale poi improvvisiamo e creiamo a cascata. Quindi si, possiamo dire di avere un approccio “quasi” jazzistico.

5 - Parliamo un po' del vostro ultimo videoclip, "Delirium". Cosa rappresenta per voi questo brano, inoltre?

E’ stato il brano della nostra evoluzione e maturazione musicale anche grazie alla continua collaborazione col nostro produttore Fabio Recchia. Con Delirium abbiamo dato inizio alla scrittura del nuovo disco. Abbiamo alzato l’asticella sia nella composizione, anche tecnica che nel sound generale, ci ha permesso di mettere a fuoco chi siamo e dove vogliamo andare. Proprio per questo, per la realizzazione del videoclip ci siamo affidati a dei professionisti di alto livello, Simone Serafini e Fernando Piras,perchè doveva rispettare gli standard che ci eravamo prefissati. Possiamo dire che è uscito un videoclip che ha pienamente confermato, se non addirittura superato, le nostre aspettative.


6 - Quali sono le band o gli artisti che vi hanno influenzato di più?
Di certo il genere che accomuna tutti è il Classic Rock, ci riferiamo a band come Deep Purple, Led Zeppelin, Pink Floyd,etc. A supporto ci sono anche le contaminazioni moderne quindi citiamo band come Tool, Opeth, Porcupine Tree, Dream Theatre, etc. e sul piano strumentale Russian Circles, God is an Astronaut, Long Distance Calling,etc.

7 - Io credo che il progressive rock sia forse l'elemento più presente nella vostra musica, siete d'accordo?
Pienamente, soprattutto perché riteniamo sia il genere che concede più libertà creativa pur facendo riferimento ad elementi tecnici ben strutturati. In aggiunta, riusciamo a fondere anche altre contaminazioni che ci permettono di spaziare tra i vari generi.

8 - Parliamo un po' di un vostro live. Come affrontate il palco?
I live show sono la nostra linfa vitale, è la dimensione nella quale riusciamo ad esprimerci al meglio. Studiamo ogni show accuratamente, sia in termini di esecuzione dei brani, sia di visual ed intrattenimento del pubblico. Aspetto fondamentale, sembra strano, è proprio nell’interazione e nel coinvolgimento del pubblico durante i nostri show. E’ quello che ci dà la carica e l’adrenalina per esprimerci al meglio.

9 - Quali sono gli obiettivi prefissati e che avete già raggiunto e dove vorreste arrivare con la vostra band?
Sicuramente non ci poniamo limiti, stiamo collaborando con un direttore artistico per fare i passi necessari per far conoscere la nostra musica in tutta Italia ed all’estero. Calcare palchi importanti, come Stazione Birra dove abbiamo suonato a Dicembre 2022. Speriamo di arrivare più lontano possibile.

10 - Progetti futuri?
Stiamo ultimando le pre-produzioni del nuovo disco che contiamo di registrare nel primo trimestre 2024 e vorremmo pubblicarlo in primavera. Stiamo valutando varie opzioni per la promozione live sia del singolo che del disco in Italia ed in Europa.

11 - Abbiamo finito. Le ultime parole a voi!
Grazie per questa intervista, rimanete sintonizzati che il prossimo anno sarà pieno di grandi novità!


Intervista a cura di Marco Landi

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