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NO MAN EYES "Harness the Sun" (Recensione)

Full-length, Buil2Kill Records
(2023)

Terzo album per gli italiani No Man Eyes che stupiscono sin dalle prime note di questo album con un concept su base fantascientifica che non faticherà a trovare degli estimatori nei fans di band come Blind Guardian, Threshold e Rhapsody Of Fire. L'introduzione del lavoro è affidata all'intro "The Altar of Science", ma poi si parte in quarta con le chitarre potenti e molto tecniche di un brano esplosivo come "Craving Tomorrow", sorretto dalla batteria varia e adrenalinica di un Tony Anzaldi che per tutto l'album darà ampio sfoggio delle sue capacità.

Colpiscono anche le chitarre, quasi thrashy in alcuni punti e lavorate benissim oin fase di mix. Con queste premesse la band poteva avere due vie opposte nel proseguimento dell'album: o rovinare quanto di buono espresso nei primi minuti, oppure mantenere alta la qualità e magari perfino migliorarsi con l'andare avanti della tracklist. E per fortuna ha centrato ottimi risultati con le restanti tracce. La creatività è davvero palpabile, e già con "Isaac" la band sembra riprendere alcune cose power-prog dei primi Angra, offrendo qualcosa di davvero raffinato. La voce di Fabio Carmotti non è particolarmente pulita ed acuta in stile power, ma si sposa bene col genere proposto dalla band che rimane un po' di confine, tra heavy classico, progressive e power metal. In questo anche artisti come Jorn Lande, Michael Romeo e Symphony X hanno fatto ottime cose, e questa band sembra voler ripercorrere proprio le linee tracciate da questi artisti.

Interessante, man mano che l'album va avanti, l'ingresso di tracce forse ancora più dure e "dark", come ad esempio "I Am Alive", "Harness the Sun" e "Viracocha", dove il thrash e il groove sembrano materializzarsi con più veemenza. Ma i No Man Eyes riescono ancora a stupire, mettendo in successione tracce interessanti fino alla fine, tra cui spicca sicuramente "Will You Rise", per il buon apporto da parte della voce femminile.
Album davvero egregio e molto maturo, questo "Harness the Sun", che afferma i No Man Eyes come una delle band più interessanti in ambito progressive metal (e non solo). 

Recensore: Sonic Sonia
Voto: 8/10

Tracklist:
01. The Altar of Science
02. Craving Tomorrow
03. Isaac
04. Harness the Sun
05. I Am Alive
06. Viracocha
07. Will You Rise
08. My Greatest Fear
09. Son of Man
10. When Life Goes Away

Line-up:
Fabio Carmotti – Voce 
Andrew Spane – Chitarre 
Alessandro Asborno – Basso 
Tony Anzaldi – Batteria 

Ospiti su ‘Harness the Sun’: 
Claudio Canovi (Aurea) – Isaac
Silvia Criscenzo (Guzuta, Marmotte D’Acciaio) – Viracocha
Gabriele “Gabriels” Crisafulli – Tastiere (solo su ‘Craving Tomorrow’ e ‘Viracocha’)
Dave Garbarino (Mindlight, Marmotte D’Acciaio) – Tastiere (solo su ‘I am Alive’)

Links:
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