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Intervista: RUN CHICKEN RUN


Forti di un ultimo album davvero buono come "Kill The Coffee", gli italiani Run Chicken Run si stanno ritagliando un posto di prestigio nel panorama hard rock italiano. Ne parliamo con la band, e facciamo un po' il punto della situazione sotto diversi aspetti. Buona lettura!

1 - “KIll The Coffee” è il vostro terzo album, parlatecene un po'!
“Kill The Coffee” è sicuramente l’album più maturo dei tre ed è quello in cui il nostro stile è arrivato a delinearsi chiaramente, compiendosi l’elaborazione delle nostre influenze musicali in un risultato unico e definito. La composizione delle canzoni è rimasta coerente con le strutture classiche del nostro genere di riferimento ed anche le tematiche dei testi seguono la stessa linea concettuale. Principalmente l’ispirazione viene dalla vita reale, dalle situazioni di tutti i giorni o da esperienze di vita vissuta.

2 - Come avviene solitamente il processo compositivo della vostra musica?
Normalmente tutti scriviamo i testi e Michele, che è il cantante e chitarrista ed unico compositore delle musiche, li elabora e li abbina ai suoi riff per produrre una bozza di una nuova canzone, che poi terminiamo di elaborare in sala prove tutti insieme.

3 - Cosa significa il titolo del vostro ultimo album?
“Kill The Coffee” è la traduzione del modo di dire riferito al superalcolico preso dopo il caffè. “Ammazziamo il caffè” appunto ed è anche il titolo del pezzo principale dell’album … andatevi a leggere il testo e vedrete che molti di voi ci si riconosceranno. E’ anche giocosamente legato alle produzioni precedenti, essendo il titolo del terzo album dopo “Open The Grill” e “Don’t Forget The Wine” ;)

4 - In cosa pensate si differenzi "Kill The Coffee" dai precedenti album?
Le differenze principali dai primi due album le possiamo trovare sia nella composizione dei pezzi che nella fase di mix e mastering. La composizione ha raggiunto una maggiore coerenza e maturità, portandoci a delineare il nostro stile definitivo; quelle che sono le nostre principali influenze, nel terzo album diventano meno evidenti e concorrono a formare uno stile maggiormente definito. Per l’incisione, mix e master ci siamo affidati al Dyne Engine Studio di Castelfidardo, che è riuscito a dare un’ottima resa al nostro lavoro. Siamo molto soddisfatti.

5 - Per voi è importante suonare live e perchè?
Per noi è fondamentale suonare live. Tutto il nostro lavoro è mirato all’esibizione live. Suonando di fronte al pubblico riesci a dare e ricevere l’energia necessaria per divertirti e far divertire. I nostri concerti sono una festa in cui tutti partecipiamo, noi che suoniamo e tutti quelli che ascoltano.

6 - Come reputate la scena rock/metal italiana odierna?
La scena rock/metal oggi è veramente interessante, ci sono moltissime band realmente di ottimo livello e sono distribuite un po dappertutto in Italia. Il problema invece, è la poca partecipazione del pubblico. Ed intendo includere quella parte del pubblico che è anche musicista. Dovremmo tutti farci un esame di coscienza quando notiamo che c’è poca gente ad un concerto, chiedendoci a quanti concerti di gruppi poco o per niente conosciuti abbiamo partecipato come spettatori.

7 - Quali sono le vostre influenze musicali?
Le nostre influenze musicali principali sono AC/DC e Guns ‘n’ Roses principalmente, tutta la scena hard rock ed heavy metal anni ‘80 e 90’ in generale, ma anche molto blues.

8 - Credete anche voi che il pubblico rock e metal italiano sia ancora un po' esterofilo?
Realisticamente devo ammettere che la maggiore attenzione verso l’estero è ancora significativamente presente, anche se ribadisco che in Italia abbiamo molti ed ottimi gruppi da ascoltare nella scena rock/metal. Certo, bisogna fare lo sforzo di andarseli a cercare, ma ne vale sicuramente la pena.

9 - Concludete come volete e salutando i nostri lettori.
Grazie per averci ospitato, vi aspettiamo ai nostri live per divertirci insieme. Enjoy!


Intervista a cura di Marco Landi

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