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OF THE MUSES "Senhal" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music
(2023)

Of The Muses" รจ il progetto solista di Cristina Rombi, una cantante non prettamente nuova nel panorama underground italiano, in quanto l'abbiamo giร  vista in band come Wallacha e Simulacro. Adesso per lei รจ venuto il momento di esprimere se stessa in toto, e infatti questo "Senhal" la vede come unica protagonista, songwriter e polistrumentista. 

Le coordinate di massima di questo progetto potrebbero far condurre frettolosamente ad una realtร  giร  molto famosa come i Myrkur, vuoi per il cantato al femminile, vuoi per quel black/shoegaze che entrambe le band propongono, e vuoi per la tristezza e la profonditร  della proposta. Ma se si ascolta attentamente questo "Senhal" ci si rende conto che qui il black metal รจ forse ancora piรน presente, soprattutto per delle urla strazianti che conducono persino al depressive black metal di Silencer, Shining e perchรจ no, Burzum.

I suoni del disco sono davvero buoni, e spicca anche oltre l'ottimo lavoro di chitarra, quello del basso che รจ udibile per fortuna. Le tastiere sono maestose, malinconiche e la voce di Cristina riesce davvero a toccare tutti i registri possibili. Si passa dallo scream sofferto di una traccia come "I" alla voce melodica e sognante della traccia successiva, "II", e questa impostazione cosรฌ varia verrร  ripetuta durante l'arco di tutto l'album,. 

Alcune trame chitarristiche, affiancate alle tastiere e al pianoforte riportano anche a certo gothic metal, in particolare ad una band come i My Dying Bride, oppure a formazioni come The Gathering, Theatre Of Tragedy o Tristania. In generale il lavoro รจ ottimamente eseguito e le canzoni appaiono sincere e portatrici di sentimenti profondi. Rari i momenti veloci, ma piuttosto di tanto in tanto abbiamo l'incursione di una doppia cassa che non รจ mai esasperata o qualche piccola accelerazione che rimanda al black metal degli anni Novanta. Un esempio di questo lo possiamo trovare propria nell'ultima traccia che abbiamo citato, ovvero "II", che proprio nel suo finale dimostra una potenza sia musicale che emotiva pazzesca, e infatti gli oltre dieci minuti di durata del pezzo sono piรน che giustificati, perchรจ c'รจ una progressione d'insieme che lascia davvero spiazzati, ma in bene.

Il disco non finisce di stupire, e la cavalcata in doppia cassa che sorregge "III" fa emergere ancora una volta emozioni vere, con la splendida voce di Cristina che dipinge di drammaticitร  il tutto. Ottimi anche gli stacchi, presenti pure in questa traccia, che passano da ritmiche sostenute ad altre piรน ragionate e che donano varietร  al tutto. A suggello di un'opera grandiosa come questa abbiamo "IV", aperta da strumenti ad arco, e poi tastiere che cercano di creare una sorta di ipnosi catartica nell'ascoltatore e che qui, davvero, rimandano a Burzum e al suo saper miscelare sapientemente ambient e black metal con soluzioni semplici ma efficaci. Qui la voce di Cristina squarcia questa base quasi sognante con uno scream sofferto, e il tutto davvero fa pensare che siamo giunti alla fine di un'opera magistrale.

"Senhal" รจ semplicemente uno dei migliori prodotti "black metal" (anche se qui dentro c'รจ molto, molto altro), di questo 2023 e sicuramente non รจ un album che verrร  dimenticato in fretta. Un disco praticamente perfetto, nient'altro da dire, quasi da lacrime agli occhi...

Recensore: Marco Landi
Voto: 8,5/10

Tracklist:
1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V

Line-up:
Cristina Rombi: All instruments

Links:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– OF THE MUSES: https://www.facebook.com/ofthemuses

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