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XAVIER BOSCHER "Starseeds I" (Recensione)


Full-length, Independent
(2023)

Introduciamo questa recensione presentando il musicista, polistrumentista (e non solo) Xavier Boscher, che prima della pubblicazione di questo "Starseeds I" ha messo in atto tutto questo...Mamma mia!

"Xavier Boscher è un musicista e pittore francese. Chitarrista, tastierista e bassista, ha composto e pubblicato molti album dal 1999 nel genere Progressive Rock e Metal, per sé e per altri progetti (NEBULEYES, MISANTHROPE e altri…). Ha registrato 2 album con i MISANTHROPE, (Immortel e Recueil d'écueils) e la band è stata in tournée in Europa con i SEPTICFLESH. Ha iniziato la sua carriera da solista con lo stile di chitarra Pop e Rock New-Age ed ha firmato con Plaza Mayor Company per la pubblicazione. Scrive anche testi di canzoni e poesie oltre a queste attività di compositore. Nel 2009, Xavier ha fondato la sua struttura "Orfeo'lab" per promuovere e pubblicare tutto il suo lavoro. Ha prodotto album per molti artisti pop tra il 2013 e il 2016 (Mlle Julie, Deborah Hofer, Mon ami Mio…). Nel frattempo, il 2017 segna il ritorno di Xavier a una musica strumentale fantasiosa con il decimo album «Embryogenesis», un concetto di Progressive Metal che è stato ben accolto dai recensori Prog-Rock di tutto il mondo. Successivamente, il 2018 è stato un anno ricco di uscite. Prima di tutto è uscito un EP sugli animali “Zoologica Duodecim”, che sarà la prima parte di una dodicesima serie. Inoltre, "Eternity", il nuovo undicesimo album, include 8 tracce di rock progressivo strumentale con melodie di chitarra incantate e sintetizzatori mozzafiato... Infine, la seconda parte di "Zoologica Duodecim" viene pubblicata a febbraio 2019".

E ora partiamo con la recensione vera e propria di questo "Starseeds I", un album di metal progressivo, essenzialmente, con la chitarra elettrica in primo piano. Per certi versi questo album mi ha ricordato l'operato dell'italiano Demetrio "Dimitry" Scopelliti, per diverse ragioni: lo spaziare tra vari generi ma mantenendo salda l'impostazione prog, poi l'uso della chitarra elettrica che non si pone limiti di alcun tipo, chiamando in causa sia il prog rock metal e sia allargandosi verso sonorità più attuali e di ultima generazione, rasentando tentazioni groove e nu metal, con tanto di uso di accordature ribassate (o probabilmente anche di chitarra a sette e otto corde), e anche di piccole parti di elettronica.

L'album è interamente suonato, composto e prodotto da Xavier Boscher e lo sforzo credo sia stato notevole...I pezzi sono tutti belli, non vi è un calo di tono che sia uno. L'album parte in quarta con la pesante e al tempo stesso melodica "Pleiadian", un brano in cui ritmiche groovy si incastrano alla perfezione con parti di chitarra solista pregevoli. Il drumming è quasi jazzato e sincopato e l'andamento della canzone è pieno di momenti esaltanti. la caratteristica di questo musicista (un po' in tutti i brani a dire il vero), è quella di aggiungere strati di chitarra man mano che si va avanti con i minuti, fino ad arrivare poi ad un climax dove tutto si ferma e si ricomincia da una parte strumentale che richiama quasi la musica new age, per poi ripartire di nuovo con groove e potenza...Geniale!

Se volete del metal più diretto e oscuro dirigetevi subito verso "Alpha Centaurian" e "Lemurian", dove a volte si rasenta quasi il metal inclassificabile dei Meshuggah, ma questo discorso riguarda solo la parte ritmica, perchè la parte solista di chitarra dipinge sempre ampi scenari melodici, ma soprattutto nel secondo dei due episodi citati, il buon Xavier gioca molto ad alternare parti di luce e altre di ombra. 

La parte più progressive viene ad esempio palesata maggiormente in un paio di episodi: "Lightworker" e soprattutto in "Indigo, Crystal & Rainbow", un episodio di quasi un quarto d'ora che ha talmente tante idee al suo interno da poter da solo riempire l'intero album! Inutile descrivere pedissequamente questo pezzo, è un semplice viaggio progressive dove tutto può succedere e dove non vi sono limiti: chitarre aggressive, altre acustiche, ottimo gusto melodico, drumming che varia di continuo, spiragli di musica meditativa...Cose dell'altro mondo, insomma.

E' molto semplice quindi consigliarvi questo album. E' un esempio di creatività e passione con pochi eguali e tutti gli appassionati di chitarra e di progressive non potranno rimanere delusi. 

Recensore: Marco Landi
Voto: 8/10

Tracklist:
1. Pleiadian 
2. Alpha Centaurian 
3. Lightworker
4. Lemurian 
5. Sirusian 
6. Arcturian 
7. Andromedan 
8. Indigo, Crystal & Rainbow 

Line-up:
Xavier Boscher - all instruments

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