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SCREAM 3 DAYS “Rhesus Negative” (Recensione)


Full-length, WormHoleDeath 
(2020)

Fondati a Torino nel 2010, gli Scream3Days sono un quintetto melodic death metal nato dalle ceneri dei Paulzeder che conta due album in studio all’attivo, l’ultimo dei quali si intitola “Rhesus Negative” ed è stato pubblicato nel 2020 sotto l’etichetta WormHoleDeath. Il lavoro si compone di dieci tracce in cui spicca la tecnica compositiva e realizzativa della band, rappresentando un deciso passo avanti rispetto al debutto “Kolera – 666” di tre anni prima e definendone ancora di più il sound, a cavallo tra death tecnico e thrash/death melodico, con tocchi quasi blackened death. La formazione è rimasta invariata, capitanata dai due ex-Paulzeder AleXXX alla chitarra e J. Kross alla voce e completata dal batterista Unas, dall’altro chitarrista C.I.T.T.E. e dal bassista Andrea Signorelli.

“Rhesus Negative” si apre con l’introduzione acustica “Sa-Ta-Na-Ma”, per poi scagliare la sua brutalità addosso all’ascoltatore con la successiva “Sodoma Impure Race”: la veemenza iniziale oscura e fredda si placa con il melodic death tecnico centrale, ben eseguito dai riff precisi dei due chitarristi e dal growl infernale di J. Kross, mentre la batteria di Unas picchia duro nelle frequenti accelerazioni, mollando la presa solo in occasione del passaggio acustico che anticipa il crescendo finale. Il singolo “The First and the Last” si apre con un memorabile riff thrash/death, per poi farsi notare con un refrain solenne ben guidato dai riff melodici di AleXXX e di C.I.T.T.E. , mentre “Divine Spark – DNA” si caratterizza da un crescendo dal death melodico e tecnico iniziale all’accelerazione forsennata centrale, per poi chiudersi con un brillante assolo epico dalle sfumature progressive.

“Megiddo” è un brano tirato e dal main-riff thrash/death molto serrato in cui spiccano l’inciso melodico ed epico e un assolo avvolgente dalle sfumature black, che si apre al crescendo solenne del finale, mentre “Inanna” si apre con un giro di basso di Andrea Signorelli e con uno slow-tempo ipnotico e tragico, stroncato dall’attacco death tirato e deciso della seconda parte. La breve strumentale lugubre e disturbante “Imago” antipa in chiusura la title-track, sei minuti e mezzo di sfumature variegate e soluzioni controverse, a partire dal riff blackened death oscuro iniziale al passaggio acustico lugubre centrale, caratterizzato da un parlato tragico che si alterna al death/doom centrale; un riff tirato in crescendo anticipa l’accelerazione furiosa della seconda parte, chiudendosi poi con melodie sinistre e avvolgenti a sfumare.

“Rhesus Negative” è un album infernale dai tanti volti, che riesce a sconvolgere l’ascoltatore con la sua violenza, a sedurlo con i suoi tratti epici e solenni e ad ammorbarlo con i suoi passaggi acustici, mostrando tutta la capacità tecnica e compositiva degli Scream3Days, degni rappresentanti di un death metal melodico che sa attingere alla vecchia scuola ma al contempo rinnovarsi, a comporre senza soluzioni particolarmente sofisticate un’opera di violenza satanica e spietata che raramente conosce tregua.

Recensione a cura di Alessandro Pineschi
Voto: 75/100

Tracklist:

1. Sa - Ta - Na – Ma
2. Sodoma Impure Race
3. The First and the Last
4. Divine Spark – DNA
5. Majestic 12
6. Megiddo
7. Inanna
8. Sun Serpent’s Light
9. Imago
10. Rhesus Negative

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