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FICTIO SOLEMNIS "(A)ster" (Recensione)


EP, Independent
(2022)

L'album, o meglio, l'ep protagonista in questa recensione è "(A)ster" della band perugina Fictio Solemnis…Di seguito vi riporto alcuni importanti cenni biografici: “Il primo disco del progetto FICTIO SOLEMNIS che vede la compartecipazione di Daniele Boccali, studente di Chitarra e fiore all'occhiello di ULTIMATE MUSIC TRAINING, e il Coach Edoardo Casini assieme ad un team incredibile di musicisti e produttori di fama internazionale tra cui Francesco Ferrini (FLESHGOD APOCALYPSE) e Norman Ceriotti (DEFAMED)”.

Il disco si trova solo in formato digitale, ha una durata di poco meno di diciannove minuti per sei pezzi compresi intro ed outro ed è proprio da "Intro" che partiamo, con cori ed orchestrazioni, tutto molto cupo a presagio della seguente "Ophiucus", contraddistinta da chitarrone spianato e con le consuete orchestrazioni a coprire i vuoti. Batteria bombardante e voce growl decisamente ruvida. Sulla metà del brano un momento di relax, ma poi i ritmi si impennano nuovamente. Bel solo di chitarra verso la fine del brano, sempre corroborato dalle onnipresenti tastiere e synth. "Ouroboros" ha nuovamente le fattezze di un tritacarne anche se all’inizio non sembra, infatti i ritmi inizialmente sono più bassi, più compassati, poi improvvisamente una fiammata e tutto prende quota. Andamento forsennato, batteria pesante e la chitarra tagliente rendono questo pezzo particolare, e anche il finale si esprime piuttosto bene.

"The Name of Light" ha ritmiche votate al black metal sinfonico con batteria a mitraglietta, voce growl ed orchestrazioni a josa. Man mano che i minuti procedono il brano muta il suo essere, diventando però un po' scontato, non brutto comunque ma molto catchy, con un bel virtuosismo di chitarra sul finale che è davvero utile a non far scadere il brano nell0anonimato. "Astera" è il brano più lungo della tracklist, inizia con un ottimo arpeggio di chitarra, ma poi il mondo crolla e parte la violenza: chitarra e batteria sugli scudi e la voce che è davvero prepotente a tratti sembra quasi una doppia voce con due cantati growl con timbriche diverse. Le orchestrazioni sono nuovamente parte imprescindibile. Il finale del brano è scoppiettante ed ecco la fine del del dico con "Outro", tutto sintetizzatori e tamburi.

Considerazioni Finali:
Questo ep di debutto in generale è un buon biglietto da visita per questa band e non suona affatto male, anzi, esce dalle casse dello stereo con una buona potenza, e se hai un bel’ impianto fai anche tremare i muri di casa! La tecnica e la preparazione dei musicisti coinvolti in quest'opera fanno chiudere un occhio su alcuni passaggi non troppo convincenti, ma sono la netta minoranza, in un contesto molto interessante. In generale quindi parliamo di un prodotto di buona qualità che non deluderà gli amanti dell'extreme metal sinfonico. Attendo però ulteriori sviluppi, magari sotto forma di un full-length. Per adesso va bene così.

Recensore: Igor Gazza
Voto: 6,5/10 

Tracklist:
1. Intro 01:33
2. Ophiucus 04:05
3. Ouroboros 03:51
4. The Name of Light 03:55
5. Astera 04:27
6. Outro

Line-up:
Alessandro Travetti - Bass
Alessandro Cupici - Drums (tracks 3, 4)
Daniele Boccali - Guitars (rhythm)
Andrea Bruni - Vocals

Fictio Solemnis - Links:
Bandcamp
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