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DEMOGHILAS "Sin Easter" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Records & Promotion
(2022)

Demoghilas è un polistrumentista italiano che ha già all'attivo diverse pubblicazioni. La sua musica è caratterizzata da una ricerca di una propria identità, e quindi in questo "Sin Easter" possiamo apprezzare lo sforzo da parte di Alfred Zilla di cercare di esplorare diversi ambiti del rock e del metal. A mio avviso, però, Alfred ha una maggiore capacità nell'esprimersi in episodi più tendenti al rock alternativo e con buone intuizioni sperimentali ed elettroniche, piuttosto che in circostanze dove c'è un vago tentativo di portare il riffing su terreni più vicini al metal estremo, seppur melodico.

Questo è un album che, a detta dello stesso Alfred, affronta tematiche legate all'abbandono e alla pandemia e questo si avverte in una vena creativa dove spicca un certo gusto malato e teatrale e un senso di negatività. Inoltre si sente come in alcuni tratti l'autore non segua un filo conduttore ma si lasci trasportare dalla sua libera ispirazione. Ne viene fuori un lavoro disordinato nel senso buono, sfaccettato, trasformista, come se nella mente di Alfred tanti sentimenti contrastanti abbiano cercato di trovare un filo conduttore, ma che a conti fatti non l'hanno trovato. Tutto questo non è necessariamente un male perchè la visionarietà e la sincerità in questo lavoro sono punti di forza e conferiscono al lavoro un fascino tutto particolare. 

Ci sarebbe da capire dove effettivamente Demoghilas voglia andare a parere, dato che ascoltando anche alcuni suoi lavori passati, essi dimostrano come questo artista da sempre cerchi di sperimentare, a volte anche azzardando accostamenti di generi apparentemente agli antipodi. Però quello che conta a mio avviso è il qui e ora, e in questo senso "Sin Easter" è un disco non convenzionale e con alcune ottime intuizioni, solo che queste vanno sviluppate meglio e magari trovare un genere più definito, perchè a tratti sembra che si perda di vista l'obiettivo iniziale di ogni canzone. 

Questo è tipico di chi ha molto da dire, e ciò è positivo, ma non sempre tutto è messo bene a fuoco ed inoltre la produzione del disco nel complesso è buona, ma non eccellente e a risentirne è soprattutto la sezione ritmica, con uan batteria totalmente a suo agio negli episodi più sperimentali e molto meno in quelli più "canonici". Certamente un batterista umano avrebbe dato spinta e varietà maggiori, e questo è un aspetto che a mio avviso deve essere preso in considerazione dal buon Alfred. 
Cose buone e altre meno in questo "Sin Easter", quindi, che però nel suo complesso offre un affresco credibile di un artista poliedrico e coraggioso.

Recensione a cura di "Sonic Sonia"
Voto: 65/100

Tracklist:
1. Gelivoid
2. Bomb
3. Hollow Win
4. Barbecuetioner
5. Ensidious
6. Dark Side Of Rome
7. Sin Easter
8. Zero World
9. Sin Easter (Acoustic)

Line-up: 
Alfred Zilla - everything

Links:
Bandcamp
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