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SANKTA KRUCO "Sidereal" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2021)

Ciao caro lettore, ed ecco la mia prima recensione del 2022, incentrata sul nuovo album dei misteriosi Sankta Kruco, di cui si conosce poco o nulla se non i loro nomi di “scena”: voce e chitarra: Sal Kruco, Isaak Kruco al basso, Lord Kruco chitarra e Jb Kruco alla batteria. Dopo la bella sorpresa di "Glacialis", il loro primo album edito nel 2018 per Ghost Label Records, sempre per la medesima etichetta esce nel 2021 questo "Sidereal". Il sound caro alla band è un black/doom metal, le liriche sono scritte oltre che in inglese ed italiano, in latino ed in aramaico, il total running è di circa 33 minuti per sette pezzi.

Il disco inizia con "Primo Igne, In Fine Hominis" ed ha una durata di circa nove minuti scarsi, le campane a morto non lasciano presagire nulla di buono, quando parte la batteria grossa e potente viene la pelle d’oca, le chitarre e le orchestrazioni rendono il tutto una miscela esplosiva, la voce filtrata ed il cantato in latino creano un’aurea di misticismo incredibile. Sui tre minuti solo batteria e chitarra, in un lento incedere, mentre l’hype sale a mille in attesa della bomba che ci si aspetta a seguire, ed infatti i ritmi si alzano repentinamente lasciando l’ascoltatore interdetto. Il cambio continuo di velocità caratterizza tutto il brano che diventa estremamente appagante all’ascolto e nonostante la durata, i nove minuti passano veloci. Il secondo brano, "Espiazyone", di cui è possibile visionare il video sul tubo, ha una partenza meno impattante ma è solo una finta, infatti dopo alcuni istanti il pezzo “esplode” in modo esponenziale nella casse dello stereo, i blast-beats si sprecano, tra orchestrazioni e sferzate di batteria e chitarra, il pezzo ha le fattezze di una detonazione. Anche qui cambi di tempo continui, parti più morbide alternate a parti furibonde ed estremamente violente, il cantato è in latino ed è quanto mai particolare, connesso in maniera indissolubile con il mood del brano.

La terza canzone è "Sidereal", title track di cui è stato fatto un video sempre da andare assolutamente a visionare. Quieta e delicata, la chitarra, la voce è molto sommessa quasi “depressa”, malinconica. La batteria entra in modo sostanziale solo dopo il minuto e mezzo. Il brano prende quota sui tre minuti dove tutti gli strumenti fanno bella figura di sé. Brano atipico molto melodico e catchy ma che secondo me piace tanto... Altro brano decisamente corposo il quarto "Ode à Cassandra", sette minuti belli secchi, chitarra e voce in primo piano, poi il tuono della batteria coadiuvato da un riff super azzeccato che intriga fin da subito, il doom orchestrale di questa traccia è cupo e quadrato, le voci sono soffuse e sussurrate ne aumentano in modo esagerato l’atmosfera plumbea. Sui quattro minuti i ritmi si impennano: batteria e chitarre allo stremo, il basso abbassa i toni, oltre a qualche vocalizzo in perfetto stile death metal e a qualche frase qua e la. Il pezzo principalmente strumentale e suona in modo incredibile. "Last crepuscle e Autumna" lo si può considerare un pezzo unico, essendo la naturale continuazione l’uno dell’altro, il primo un delicato passaggio di pianoforte che dura poco più di un minuto e venti, il secondo, esplode con chitarre e batteria in modo devastante. I suoni risultano più ampi, meno cupi; il muro sonoro è sempre esagerato, il pezzo è davvero gustosissimo, di una raffinatezza disarmante. A rendere questo pezzo ancora più “ricco” ci pensano le liriche in latino che qui si esaltano, e poi l’ultimo capitolo di questo lavoro. "Addio",  ultimo brano, è sostanzialmente un' outro molto cupo e malinconico che ben si lega al disco appena sentito.

Ammetto senza dubbio la mia ignoranza, dei Sankta Kruco non avevo mai ascoltato nulla se non il disco in recensione. Ragazzi sono allibito, questi loschi figuri hanno fatto un disco sensazionale, sinceramente non ho trovato alcun cedimento, produzione, realizzazione, tecnica esecutiva (mi sarebbe piaciuto sentire un po’ più il basso) tutto perfetto, anche l’alone di mistero che si crea dietro ai protagonisti è davvero una carta geniale, già usata, ma comunque geniale. "Sidereal" è un disco da ascoltare, nel buio della propria stanza ed a volume sostenuto per non perdere neanche un po’ della sua essenza, un disco che per i trentatré minuti della sua durata porta l’ascoltatore in un mondo di sofferenza e dolore ma con una raffinatezza senza eguali. DA OGGI sono un loro fan e quando i tempi lo permetteranno spero di poterli vedere dal vivo nella mia città o vicino…

Recensore: Igor gazza
Valutazione finale: 9/10

Tracklist:
01. Primo igne, in fine hominis
02. Espiazyone
03. Sidereal
04. Ode à Cassandra
05. Last crepuscle
06. Autumna
07. Addio

Line-up:
Sal Kruco - voce
Isaak Kruco - basso
Lord Kruco - chitarra
Jb Kruco - batteria

Links:
Bandcamp
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