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VISIONOIR "The Second Coming" (Recensione)

 


Full-length, Revalve Records
(2021)

I Visionoir sono una one man band gestita dal polistrumentista friulano Alessandro Sicur, e pubblicano alla fine di questo (ancora una volta sfortunato) 2021 il secondo full-length in carriera, intitolato “The Second Coming". Il lavoro in questione si compone di dieci canzoni dove tutto, o quasi tutto, ad eccezione di qualche sporadico innesto di qualche guest musician, è stato realizzato da questo talentuoso musicista. Ma non è solo talento musicale quello posseduto da Alessandro Sicur, ma un vero e proprio "armamentario" fatto di tanti aspetti che rendono grande la sua musica. Partiamo dalla produzione; i suoni escono molto ben lavorati e in stato di grazia da questo lavoro, tutto è curato in maniera maniacale dallo stesso Sicur, e vi assicuro che questo album ha una serie di elementi variegati che avrebbero potuto renderlo di difficile gestazione, anche in sede di mix e mastering. E invece qui tutto è stato fatto ad arte e il risultato è stupefacente per pulizia, potenza ed eleganza. 

Passiamo ora allo stile vero e proprio proposto da Visionoir. E qui spero di potervi dare una idea di ciò che ci viene offerto, perchè non sarà facile descrivere un prodotto così originale e complesso, ma è anche vero che a volte le scommesse più difficili sono quelle più emozionanti ed avvincenti. Certo, perchè la musica contenuta in "The Second Coming" ha tutto il sapore di una scommessa, o potremmo anche dire una sfida da parte di questo artista friulano, che si diverte non poco nell'assecondare la sua ricca fantasia, poi espressa con perizia tecnica di alto livello. E' come se in un disco possiate trovare il meglio del progressive rock e del progressive metal, ma allo stesso tempo è difficile inquadrare totalmente questo album in queste definizioni. Potremmo avanzare un termine come space-metal? Va beh, ognuno potrà trovare il suo personale modo per descrivere questa musica, ma è indubbio il fatto che erano anni che non mi imbattevo in un album tanto ambizioso e a tratti impenetrabile, quasi come se l'artista se ne sia fregato di quello che potesse pensare la gente della sua musica. Alessandro Sicur è uno di quei musicisti e talenti autentici, che fanno quello che gli dice il cuore, e si sente. Canzoni come "Lost in a Maze" e  "The Vulture Eye" sono a mio avviso puro genio, ma senza nulla togliere alle altre. In questi due pezzi, entrambi abbastanza lunghi, ci viene offerta una prova magistrale e completa di tutti gli elementi presenti nel disco e possiamo apprezzare anche l'ottimo lavoro di sperimentazione fatto con l'ausilio di tastiere e altri campionamenti. Il reparto chitarristico è tecnicamente avvincente, mentre l'elemento che potrebbe risultare più ostico è probabilmente la voce, in quanto non si affida totalmente ad un cantato standard, ma cerca di seguire l'evoluzione degli strumenti, e quindi a volte abbiamo a che fare con parti recitate e/o narrate. Abbiamo anche un interessante esperimento con l'inserimento del sassofono in alcuni pezzi. Questi sono stati affidati alla brava Clarissa Durizzotto, ed offrono davvero una marcia in più nei brani interessati. 

In generale questo "The Second Coming" è un album da promuovere sicuramente ma con alcune accortezze nel consigliarlo. Se amate solo dischi immediati e magari solo sul versante più estremo, allora non credo potreste apprezzare appieno questo album. Se invece la vostra concezione di rock e metal si amplia anche verso artisti come Pink Floyd, Opeth, Dream Theater, Ihsahn e altri artisti progressive e "di confine", allora accomodatevi e viaggiate con "The Second Coming".

Recensione a cura di Marco Landi
Valutazione finale: 80/100

Tracklist:
1. Lost in a Maze 
2. The Snooping Shadow 
3. The Vulture Eye
4. Breathless
5. Horror Vacui 
6. They Speak by Silences 
7. No More 
8. Born Like This 
9. Silent Sea 
10. The Second Coming

Line-up:
Alessandro Sicur - Vocals, Keyboards, Piano, Bass, Programming

Web:
Bandcamp
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