Intervista: DISEASE ILLUSION
Con "Plastic Ocean" i Disease Illusion tagliano il traguardo del terzo album in carriera e offrono una evoluzione notevole che li ha portati a realizzare una delle migliori release italiane di death metal melodico. Abbiamo contattato Alessandro Turco, chitarrista delle band, ed ecco le sue risposte alle nostre domande.
01. Ciao Alessandro, parlaci di come è andato il 2024 per i Disease Illusion e del vostro nuovo album, "Plastic Ocean"!
Ciao, sono Alessandro chitarrista e oggi portavoce della band. Il 2024 è stato un anno molto importante per noi, ricco di pubblicazioni di cinque singoli accompagnati da video clip e il rilascio dell’album Plastic Ocean. Siamo estremamente soddisfatti dell’ottima risposta del pubblico che stiamo riscuotendo attraverso recensioni ed eventi live di promozione.
02. Cosa significa di preciso il vostro monicker?
Il nome nasce molto tempo fa e ha per noi significato cose diverse in momenti diversi. Oggi è un grande riflesso di tempeste interne e condizioni umane. Il "Disease", il malessere, rappresenta il lato oscuro di ognuno di noi esseri umani, la sofferenza che ci portiamo dentro così come le menzogne che ci circondano. "Illusion" è l'illusione che non ci sia nulla da fare, che questo è e questo rimane. Ed è un’illusione appunto, una bugia che ci ripetiamo quando siamo stanchi di lottare. Nulla cambia se non siamo noi i primi a volerlo.
03. Come è nata la collaborazione con Rock On Agency e come vi state trovando?
La collaborazione con Rock on Agency è nata di recente tramite amicizie nella scena metal. Viste le ottime referenze che ci sono state fornite e la nostra volontà di spingere la band verso un’organizzazione più strutturata per quanto riguarda gli aspetti di promozione e booking, abbiamo deciso di firmare con Rock On, e devo direi che siamo molto soddisfatti della loro professionalità e dell’ottimo lavoro svolto finora.
04. C'è qualcosa di davvero importante che bolle in pentola per voi?
A breve verrà pubblicato un nuovo video generato anche questo tramite strumenti di intelligenza artificiale, di un brano che abbiamo visto avere ottimi riscontri, e stiamo lavorando intensamente per migliorare ogni aspetto del live show in quanto si preannuncia una stagione ricca di eventi, in importanti venue assieme. Consiglio di seguirci attentamente perché si preannunciano gran bei palchi da solcare con grandi nomi della scena.
05. Di cosa parlano i vostri testi e in particolare quelli di questo "Plastic Ocean"?
Plastic Ocean tratta di temi di interesse sociale, con particolare focus su problematiche attuali come i cambiamenti climatici legati all’attività antropica e il conseguente inquinamento derivato dal sovrasfruttamento delle risorse del nostro pianeta, mettendo in relazione anche alcune problematiche della moderna società messa alla prova da sfide tecnologiche che penetrano violentemente nella quotidianità . Trattiamo quindi temi riguardanti aspetti ecologici ma anche di tensione sociale così come temi più introspettivi per dare un chiaro messaggio della necessità di un impegno attivo di tutti noi.
06. Dove vorresti che arrivassero i Disease Illusion? Insomma qual è il vostro più grande obiettivo come band?
I Disease Illusion sono una band che ha già molti anni alle spalle di duro lavoro per migliorare costantemente ogni aspetto del progetto, e vogliamo arrivare lontano, ben consapevoli delle difficoltà odierne di avere successo con questo genere di musica. Detto ciò, l’obiettivo è quello di mantenere una crescita costante in termini di qualità dello spettacolo proposto puntando ai grandi palchi dei grossi festival di settore, che sono la migliore occasione per entrare in contatto con un vasto pubblico e sicuramente gli eventi più soddisfacenti per un artista.
07. Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
La band ha iniziato il suo percorso improntandosi sul death-metal melodico di stampo Svedese, ispirandosi a band storiche del genere come Dark Tranquillity, In Flames, At the gates, Soilwork e in generale tutto il Göteborg sound. Con il tempo la line-up è cambiata così come i gusti personali dei componenti della band che hanno contribuito a rendere più unica e caratteristica la composizione musicale così come il suono stesso.
08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Grazie per l’intervista volevo giusto chiudere con un invito a visitare la nostra foresta sulla piattaforma Treedom con la quale cerchiamo di coinvolgere più persone possibile in un progetto di ripopolamento delle foreste per concretizzare realmente il messaggio che vogliamo trasmettere al nostro pubblico. A ogni albero piantato regaliamo una maglietta del nostro merch come gesto di ringraziamento per il contributo alla causa. Ci si vede presto sotto al palco!
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