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Intervista ai DRAGONHAMMER


I Dragonhammer sono una delle punte di diamante del power metal italiano, con la loro storia ormai lunga alle spalle e una manciata di album di grande valore, di cui l'ultimo "Second Life" ne conferma ancora di più questa tesi. Parliamo con il chitarrista Flavio Cicconi.

01. Ciao, parlateci del vostro ultimo album, "Second Life". Siete contenti ancora oggi di come è venuto fuori e di come è stato accolto?
Si, siamo molto contenti. È un disco di cui andiamo fieri perché presenta molti passi avanti dal nostro punto di vista, dalla formazione alla tipologia di canzoni, come anche la produzione. Per questo motivo comunque anche dal titolo richiama ad una nuova vita della band dopo anche il difficile periodo per la musica negli ultimi anni. Certamente, come tutti i dischi, prima o poi ci stuferà e ci verrà voglia di farne un altro ma ad oggi siamo ancora soddisfatti del risultato e dell’accoglienza che ha avuto.

02. Come e quando nasce la vostra band? Arrivavate già da precedenti esperienze musicali?
La nostra band ha esordito con il primo demo nel 1999 con Max Aguzzi e Gae Amodio. Poi negli anni ci sono stati vari cambi di formazione, anche radicali, che hanno portato alla formazione attuale con 6 componenti.

03. Come è nata la collaborazione con My Kingdom Music? Pensate di collaborare ancora con loro in futuro?
La collaborazione con My Kingdom Music risale al 2013 con il nostro terzo disco The X Experiment. Ci siamo sempre trovati bene a lavorare con un’etichetta italiana e per questo motivo da più di 10 anni continuiamo a far uscire i dischi con My Kingdom Music. Una realtà underground e non mainstream è sicuramente più adatta al confronto e alle soluzioni migliori sia per l’artista che distributore discografico.

04. State per caso componendo qualcosa di nuovo e come pensate che suonerà?
Per adesso non stiamo componendo nulla, ma stiamo ancora facendo concerti portando in giro per l’Europa il nostro Second Life. Abbiamo comunque dei riff e delle idee in cantiere per il prossimo futuro. Non credo in ogni caso che vedranno vita in tempi troppo brevi dato che solitamente siamo molto lenti nella composizione ma non si può mai dire con certezza.


05. La vostra musica sembra attingere soprattutto dal power metal europeo degli anni Novanta. Siete d'accordo? E cosa pensate avesse di magico quel periodo per questo genere?
Certamente il sound dei Dragonhammer attinge a piene mani da quel prolifico periodo storico, Max e Gaetano all’epoca della fondazione seguivano con assiduità la scena Power e questo è il risultato ovviamente. Gli anni 90 erano l’epoca del compact disc e la scena era completamente diversa da adesso sia a livello musicale che a livello socio-economico, il power era una novità assoluta che univa la velocità alla melodia e questa cosa ha fatto innamorare tantissimi nuovi ascoltatori al metal in generale.

06. Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra Nazione rispetto ad altre?
Non lo so sinceramente, o meglio non so se si può riuscire ad ottenere un riconoscimento davvero su larga scala nella nostra Nazione rispetto agli stati del nord Europa. Le statistiche parlano chiaro e il metal è ancora molto poco ascoltato nel nostro paese ma con un trend crescente quindi certamente ci sono segnali positivi ma è difficile quantificarne l’entità. Cosa manca alla nostra Nazione musicalmente non credo manchi proprio nulla mentre per tutto il resto…

07. Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
Sicuramente abbiamo tutti background piuttosto diversi con chi magari milita anche in gruppi black o death ma in generale tutti noi siamo molto legati al power più epico come quello dei Rhapsody e a quello più prog degli Angra per fare due nomi di riferimento. Ma di epoca più recente potremmo citare tra le influenze gli Enforcer.

08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Salutiamo tutti i seguaci di HotMusic Zine che supportano sempre la scena leggendo ancora le interviste e le recensioni come si faceva negli anni ’90. Per chi non ci conoscesse ed apprezza il power metal oltre che Tolkien e DnD sicuramente apprezzerà anche il nostro ultimo Second Life!


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