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Intervista ai BLACK MOTEL SIX



Ecco a voi i Black Motel Six, freschi autori dell'ottimo "When The Pillars Collapse", un secondo album che piacerĂ  ai fan del metal moderno e piĂ¹ groovy, ma non solo. Scoprimao meglio questa band. Buona lettura!

01. Ciao, parlateci del vostro nuovo album, "When The Pillars Collapse"!
Ciao! Dopo vari assestamenti nella formazione, ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di scrivere musica che fosse piĂ¹ libera da etichette, come ad esempio “groove metal”, e che fosse frutto della totale libertĂ  di scrittura, cercando di toccare sonoritĂ  e prendere spunto da influenze anche piĂ¹ moderne. “When the Pillars Collapse” è il risultato di questo percorso e siamo davvero molto contenti della forma che ha preso.

02. Come e quando nasce la vostra band? Arrivavate giĂ  da precedenti esperienze musicali?
I Black Motel Six nascono tanti anni fa, con la presenza di altre persone che non sono piĂ¹ con noi; ognuno dei componenti aveva giĂ  dei progetti attivi e con esperienza nell’ambito del metal romano e italiano.

03. Come è nata la collaborazione con Revalve Records?
La collaborazione con Rob risale a tanti anni fa per l’uscita dell’EP; ci siamo sempre trovati bene con lui e abbiamo deciso che anche per questa uscita valeva assolutamente la pena collaborare con lui!

04. Come definireste il sound del nuovo album e in cosa pensate si differenzi rispetto al precedente?
Il precedente album, “Everything in Its Place”, ha delle influenze molto piĂ¹ “groove metal” e in generale, sebbene ci piaccia molto, descrive un momento storico della band ormai distante da noi. L’ultimo album, come accennavo in precedenza, strizza l’occhio a sonoritĂ  e a influenze piu’ moderne: abbiamo l’onore di ospitare su un brano Mark Holcomb, chitarrista dei Periphery, con un assolo sul brano “Angel”.


05. Siete stati per molti anni senza pubblicare nuova musica. Cosa è successo in questo periodo?
Purtroppo per motivi personali che hanno riguardato ognuno di noi ci sono stati rallentamenti e interruzioni che hanno comportato una gestazione discretamente piĂ¹ lunga rispetto a quello che avremmo sperato.

06. Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra nazione rispetto ad altre?
Rispondo con un punto di vista personale: ritengo che chiunque è in grado di potersi affacciare sulla scena metal internazionale, purchĂ© la proposta sia valida e abbia le palle di fare dei sacrifici. Italia o non Italia secondo me quindi non conta piu’ di tanto.

07. Quali sono le band che piĂ¹ vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
I grandi classici sicuramente (Pantera, Machine Head, Meshuggah per citarne qualcuno) ma ultimamente anche nuove sonoritĂ  e proposte piĂ¹ moderne, come ad esempio Periphery.

08. Dove volete arrivare con la vostra band?
Vogliamo avere il piacere di far ascoltare la nostra musica a quante piu’ persone possibili e vogliamo poterlo fare suonando la nostra musica dal vivo! La dimensione live conta molto per noi e vorremmo arrivare al punto di riuscire a girare parecchio nel corso di questo e del prossimo anno.

09. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Grazie per l’ospitalitĂ  e grazie per il vostro tempo! Se vi piace la musica cercate e supportate le produzioni delle band italiane, ne vale la pena!


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