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NOIRNOISE "Noirnoise" (Recensione)


EP, Club Inferno Ent.
(2024)

Un breve EP, solo 18 minuti, per questa band che viene definita Alternative Rock psichedelico, qualsiasi cosa voglia dire quest’etichetta, che a me sfugge un po’: vengono presi come riferimento nomi come Soundgarden, Melvins, The Afghan Whigs e Killing Joke, di cui alcuni li ho solo sentiti di fama, e ammetto la mia sostanziale e abissale ignoranza nel genere. Però, come faccio sempre, valuto i dischi nella loro dimensione “a sé stante”, senza far paragoni con esponenti di scene che non conosco: il linguaggio musicale è sempre quello e vale per tutti, al di là del genere proposto, e avendo ormai una discreta padronanza delle nozioni tecniche, posso giudicare a orecchio se qualcosa mi garba e se funziona o meno, sempre premettendo i gusti personali, che viziano le considerazioni di un recensore, anche se non lo si vorrebbe ammettere.

Quel che sento è senza dubbio gradevole, ben suonato e prodotto con la giusta enfasi sulla potenza senza mai risultare artificiale o troppo editato in studio. I suoni sono credibilissimi, le timbriche scelte tutte inappuntabili, per tutti gli strumenti e per la voce, interessante e certo non pulita e ruffiana, ma ruvida e davvero Rock per come intendo io il termine! Nulla di davvero complesso a livello di scrittura, senza chissà quali soluzioni innovative, ma ho come il sospetto che la band non cerchi esattamente di risultare originale: si omaggia una musica che potrebbe benissimo oscillare fra certe soluzioni Psych fine anni ‘60 e ‘70, più i dichiarati rimandi al Rock indipendente e alternativo anni ‘90. Roba vecchio stampo, insomma, che era rivoluzionaria quando venne codificata a suo tempo e oggi certo non lo è più, ma in fondo, la sua potenza è sempre vibrante e com’è evidente, c’è chi ancora ne porta oggi i segni del duro impatto! Uno schiaffone che fa ancora male!

Il materiale proposto non è molto, ma la qualità vince sempre sulla quantità, e questi 4 brani funzionano tutti bene: credo che la formula si possa anche ulteriormente sviluppare, avendo sentito perfino qualche spunto Progressive Rock, ma tutto in un contesto rude e verace, e che ben si coniuga con un certo impatto immediato. Artwork su cui tralascio ogni commento, perché va bene, non mi piace affatto, ma potrebbe anche essere adeguato per il modo di intendere della band e del suo pubblico: non saprei! Con l’immaginario Metal mi sento di poter vantare una certa familiarità, ma artisti di altro ambito potrebbero optare per scelte grafiche molto difficili, per me, da decodificare. Sarò quindi positivo e ottimista verso questa band, ma non mi posso ancora sbottonare più di tanto! Si parte bene, insomma, però c’è ancora tutto un margine di crescita che vedremo in che misura verrà raggiunto o superato.

Recensore: LV-426
Voto: 7/10

Tracklist:

1. A Few Moments 
2. Little White Marbles 
3. Sleeper Of The Valley 
4. The Curse Of Cromwell

Line-up:
Roby Albertini - drums 
Marco Godino - bass 
Mauro Lupano - vocals 
Max Mussetti - guitars

Links:
http://www.facebook.com/Noirnoise  

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