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Intervista: IN AUTUMN


Oggi ospitiamo una delle realtà di spicco del gothic metal italiano, gli In Autumn. Avevamo recensito il loro terzo e ottimo album "What’s Done Is Done" a questo link, e quindi incuriositi dalla loro proposta, siamo andati ad intervistarli. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata virtuale!

01. Ciao, parlateci del vostro album di debutto!
BAND: Ciao a tutti, "What’s Done Is Done" il nostro terzo album in studio esce nel 2024 per My Kingdom Music. In questo terzo album, abbiamo cercato di continuare l’evoluzione e la ricerca sonora che anno contraddistinto anche i precedenti lavori.

02. Come e quando nasce la vostra band? Arrivavate già da precedenti esperienze musicali?
Cristian: Il progetto In Autumn muove i primi passi nel 2011 a Vicenza con l’intenzione di rendere personale il sound della scena melodic death/doom nord europea. Nel 2013 esce il nostro primo album “Reborn” seguito poi nel 2018 da “Greyerg” per arrivare ad oggi 2024 con il nostro terzo disco, con una proposta evoluta rispetto ai precedenti lavori e con un nuovo cantante, Giuliano Zippo.

03. Come è nata la collaborazione con My Kingdom Music?
Zippo: La collaborazione con My Kingdom Music è nata grazie all’interesse che Francesco ha dimostrato verso la nostra band, apprezzando già da subito la nostra musica ancora prima di concludere il processo definito di recording, mix e mastering. Per questa fiducia gli siamo veramente grati.

04. Forse è presto per parlare di nuova musica, ma state per caso componendo qualcosa di nuovo e come pensate che suonerà?
Cristian: Ad oggi , come è plausibile, abbiamo appena metabolizzato la chiusura del terzo lavoro in studio e quindi ci prendiamo un attimo di respiro e ci concentriamo per le esibizioni Live. Idee in cantiere ce ne sono, ma è prematuro parlare di nuove imminenti registrazioni.


05. La musica degli In Autumn ha influenze derivanti da band come Paradise Lost o Anathema, ma soprattutto i primi a nostro avviso. Era un vostro intento preciso raggiungere questo risultato?
Cristian: Il nostro intento era, fino dagli esordi nel 2011, rivisitare il sound delle suddette band senza però perdere di personalità anche se nel 2024 differenziarsi risulta difficile con la miriade di band in circolazione. Con il progetto In Autumn penso che siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato, le influenze ovviamente si sentono e fanno parte dell’ascolto di ogni componente, ma a mio avviso il nostro sound è particolare.

06. Credete che nel 2024 finalmente il metal italiano abbia il suo giusto riconoscimento? E in caso contrario, cosa pensate che manchi alla nostra Nazione rispetto ad altre?
Zippo: Il 2024 sembra essere un anno molto interessante per la scena metal italiana, e si, forse e finalmente oserei dire, è arrivato il momento del meritato riconoscimento.

07. Quali sono le band che più vi hanno influenzato e quelle che ancora vi influenzano?
Band: Sicuramente Paradise Lost, katatonia, My Dying Bride, Anathema, Opeth su tutti ci hanno e continuano ad avere un’influenza su di noi.

08. Abbiamo finito, lasciate un ultimo messaggio ai nostri lettori!
Band: Ringraziamo tutto lo staff di Hot Music Zine e tutti i lettori che ci dedicheranno del loro tempo per leggere la nostra intervista.Vi invitiamo tutti a seguirci sulle nostre pagine social e Vi aspettiamo ai nostri concerti. Grazie a tutti !!!


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