WAR OF AGES “Dominion” (Recensione)
Full-length, Facedown Records
(2023)
Formazione purtroppo semisconosciuta in Italia, i War of Ages sono da oltre vent'anni tra le colonne portanti del christian metalcore statunitense. Appartenenti alla “scuderia” della Facedown Records, specializzata proprio nell'hardcore di ispirazione cristiana, grazie a questa etichetta discografica i nostri presentano “Dominion”, il loro decimo album in studio.
L'ultimo lavoro dei War of Ages è uscito il 15 settembre 2023 e si articola su 10 tracce per circa 36 minuti di ascolto. Davvero notevole, a mio avviso, la cover art che illustra i quattro Cavalieri dell’Apocalisse, probabilmente la meglio riuscita tra tutte le opere della band americana. “Dominion” è un ritorno alle origini per i War of Ages che hanno abbandonato le massicce sperimentazioni djent ed elettroniche degli ultimi album a favore di sonorità intermedie tra il metalcore anni ’90 e il melodic death metal: spesso nel sound dei nostri christian metaller la linea di confine tra questi due generi è davvero sottile ed impercettibile.
“Dominion” è un album coinvolgente e fruibile, nel quale si possono apprezzare diverse influenze di altri sottogeneri, in particolare slam e technical death metal. L’utilizzo del breakdown non è mai abusato a differenza di come spesso si rischia nel genere dei War of Ages. Il cantato alterna parti tipicamente hardcore (il vocalist Leroy Hamp ha un’intonazione paragonabile a quella di Jamey Jasta degli Hatebreed) a parti estremamente clean e melodiche, senza mai però scadere nel “melenso” che talvolta il metalcore propina; per cui, potete stare tranquilli che i War of Ages non rientrano in quel metalcore sdolcinato e modaiolo dei primi anni 2010, bensì mantengono una genuina vena hardcore. “Dominion” conferma dunque quello che è il marchio di fabbrica dei War of Ages: sapere coniugare una fortissima potenza sonora a linee melodiche davvero emozionanti.
Da sottolineare, alcune tracce di batteria su “Dominion” sono state suonate da Kaleb Lubechow, drummer dei WOA purtroppo scomparso lo scorso anno, al quale mi pare doveroso dedicare questa recensione. A giudizio personale, “Dominion” è l’opera dei WOA che più di tutte ricorda “Redeemer”, album che proprio i WOA hanno presentato nel 2013 e che attualmente rappresenta il punto più alto mai raggiunto dalla band. Tirando le somme, “Dominion” è premiabile con un buon 80/100 (8/10) come voto finale. Forse quest’ultima opera dei War of Ages non diventerà una pietra miliare del genere ma sicuramente è l’ennesima prova della costanza qualitativa della formazione capitanata da Leroy Hamp.
Recensore: Lupo
Voto: 8/10
1. Famine
2. Dominus
3. Victorum
4. War
5. Apocalypsis
6. Armageddon
7. Death
8. Laodicea
9. Horror
10. Misery
Line-up:
Steve Brown - Guitars (lead)
Leroy Hamp - Vocals
Elisha Mullins - Bass
Jack Daniels - Guitars (rhythm)
Kaleb Luebchow (R.I.P. 2022) - Drums
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