Intervista: CHRYSARMONIA
Il progetto Chrysarmonia nasce a metà 2017 tra Milano e Pavia da un’idea dei quattro musicisti: Vania Guarini (compositrice, autrice e voce), Fabio Chiappella (batteria), Davide Paggiarin (chitarre) e Simone Pampuri (basso). Dopo l'EP di debutto "Metamorphosis" uscito nel 2019, seguito da 2 singoli "Fast" (2019) e "Desert" (2022), la band decide di fare il grande passo e di produrre il loro primo Full Length "Fly Me To The Sun". A Luglio 2022 i Chrysarmonia firmano con l’etichetta Ghost Record Label. L'album è composto da 12 brani che si muovono tra i diversi stili musicali. Dal Blues al Jazz, dal Rock al Metal il disco in recensione è uscito 28.10.2022-
A voi le risposte della band!
1 - Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine virtuali di Hot Music Magazine! Vogliamo parlare di come si è svolto il processo che ha portato alla realizzazione di "Fly Me To The Sun"?
Ciao e grazie per l’invito! Abbiamo iniziato a scrivere alcuni brani già nel 2019, in modo istintivo, come successe per il primo EP “Metamorphosis”. Durante la creazione di “Criminal” e di “It Burns” ci siamo accorti che stavamo parlando principalmente di lati umani oscuri, i vizi, le depravazioni, e ci piaceva il concetto. Dopo 5-6 brani però accaddero dei fatti, alcuni comuni come la Pandemia e alcuni personali, che hanno cambiato il nostro sentire e che inevitabilmente hanno avuto un peso sulle composizioni. C’era bisogno di speranza e sognavamo un mondo migliore. Così sono usciti gli altri brani, quelli che parlano di tutta l’energia positiva, la forza e il coraggio che l’umanità è capace di dare. “Epica” è la fantasia, il sogno. “Surrender” è la forza di rinascere dopo aver perso tutto. “Hey!” è la scossa elettrica che ti sprona ad agire. “Fly me to the Sun” è il coraggio di saltare nel vuoto, ancora una volta, consapevoli che sarà l’ultimo volo comunque vada.
2 - Com'è nata l'idea dell'artwork di copertina?
Avevamo le idee chiare fin dall’inizio, volevamo essere un corpo unico in volo. Per cui ci presentammo dal fotografo (Fabio Oriani) con questa posizione da assumere e fotografare. Restava il problema delle ali. Tentammo varie soluzioni, poi una sera la nostra Graphic Designer (Francesca Paggiarin) ci ha presentato queste ali. Le ha dipinte con le dita sulla sua tavola grafica, in modo molto istintivo. Ci disse che aveva preso spunto dai nostri corpi dipinti di nero, effettivamente tracce della mano di Vania sui nostri corpi, striature. A Francesca venne spontaneo anche aggiungere dei piccoli teschi sulle sue ali, perché il concetto di Morte è sempre molto presente nei nostri brani, ci completa. Ed ecco come siamo arrivati a quello che vedete in copertina.
3 - Come vedete la scena Metal italiana e come state cercando di farvi largo?
Se parliamo esclusivamente di scena Metal non vediamo un futuro roseo; ma lo è mai stato qui in Italia? Se parliamo di Musica Originale, forse c’è qualche speranza. Nel nostro piccolo abbiamo deciso di puntare ai live. Avendo canzoni orecchiabili e facilmente adattabili anche ad un repertorio acustico, abbiamo la possibilità di poterci esibire in contesti decisamente più soft. Grazie a questo abbiamo raddoppiato i nostri concerti. L’intento è quello di far conoscere la nostra Musica sia in elettrico che in acustico in tutta Italia.
4 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Sono tutte diverse, nel bene e nel male. Vania (voce e composizione) ha un passato di cantante Soul e Jazz, mentre Davide (chitarre) predilige il Blues e il Rock Americano. Fabio (batteria) essendo il più giovane, ha più influenze di Metal moderno, con suoni e ritmiche che ricordano Tool o Porcupine Tree o Katatonia. Simone (basso) è quello più completo stilisticamente parlando, ma è molto legato ai suoni anni ’70 classico Heavy Metal, in primis i Rush.
5 - Come descrivereste il vostro sound ad un ipotetico nuovo ascoltatore?
Dovendoci identificare per forza in un genere diremmo un Alternative Rock che ogni tanto si incattivisce fino a diventare Alternative Metal. Ma se parliamo solo di Sound allora diremmo che il giusto aggettivo è “emozionale”. Le EMOZIONI sono il primo, irrinunciabile ingrediente di ogni nostro brano. Non possiamo concepire la nostra Musica in modo differente. Vogliamo farvi emozionare con ogni singola nota.
6 - Che tematiche affrontano i testi delle vostre canzoni?
Ogni brano ha la sua tematica particolare che rappresenta comunque un’esperienza di vita o un sentimento umano. Per dare qualche esempio possiamo parlare del primo brano “Dangerous” il portale d’ingresso all’album. Invoglia all’ascolto, invita ad entrare, sembra tutto tranquillo, ma nel ritornello ruffiano avvisa l’ascoltatore che, se prosegue nell’ascolto dell’Album, potrebbe rimanerne intrappolato. “Criminal” è la dualità dell’essere umano, il bene e il male, l’amore criminale che può essere dolore puro, eppure non possiamo farne a meno e da Dr. Jekyll ci trasformiamo in Mr. Hyde. “Falling Down” è la cacciata di Lucifero dal Paradiso, il primo conflitto tra genitore e figlio, l’amore possessivo per antonomasia. “It Burns” è la Regina Grimilde (la regina cattiva di Biancaneve), l’invidia fatta persona, colei che preferisce bruciare tutto, anche se stessa, purché gli altri siano infelici. “Epica” è letteralmente la Fantasia, la capacità umana nel creare nuovi mondi, immaginarli e descriverli, e quando si è bambini, anche viverli. Ci siamo ispirati a “la Storia Infinita”. Vi invitiamo a scoprire quali favole o storie si celano dietro ai restanti brani dell’Album.
7 - State già lavorando a nuova musica? Avete già una idea di come si evolverà il vostro sound?
Certamente. In realtà abbiamo ripreso in mano brani molto particolari che avevamo lasciato nel cassetto dei desideri. Al tempo non eravamo ancora maturi per quel Sound, ma sentiamo che adesso sia il momento di elaborarli. Sarà un passo enorme per noi, specialmente per Vania che non ha mai creato musica per e con testi in italiano, ma due brani sono già a buon punto e non vediamo l’ora di rituffarci nella nostra amata fase creativa, e fare uscire un nuovo EP. È ancora troppo presto per prevedere le tempistiche, ma siamo abbastanza ottimisti.
8 - Immagino che per voi essere stati senza live sia stato un vero sacrificio, vista l'energia che sprigionate già sul disco...Come avete vissuto tutto ciò? Avete finalmente ripreso con qualche data?
In realtà siamo stati molto fortunati perché abbiamo avuto occasione di suonare ad ogni apertura fra un Lockdown e l’altro. Inoltre avendo il nostro Studio privato abbiamo potuto comunque fare le prove come e quando ci necessitava, incidere le pre-registrazioni, elaborare il disco. Con tutto questo eravamo pronti a suonare fin dalle prime aperture, e quindi abbiamo iniziato subito a suonare nei vari locali. Tra elettrico e acustico riusciamo a fare 2-3 date al mese e al momento abbiamo il calendario coperto fino a giugno 2023, ed è una gran bella cosa perché per noi il contatto con le persone è vitale.
9 - Se doveste convincere un ascoltatore a scegliere voi, come cerchereste di convincerlo?
Ti possiamo dire come di solito succede: gli ascoltatori arrivano dai live. Le persone vengono al Pub per una birra e si ritrovano i Chrysarmonia in elettrico o in acustico. Si godono le canzoni, lo show, mentre bevono la loro birra e poi ci seguono sui social, comprano cd e maglietta, parlano di noi ai loro amici. Per questo siamo grati ai gestori dei locali che ci hanno dato fiducia, credendo nella nostra musica inedita. Non avremo mai numeri alti di likes o streaming, non abbiamo mai aspirato a questo. Noi ambiamo al contatto umano. Il famoso “passaparola” per noi è stato fondamentale: amici che portano altri amici. Forse saremo anacronistici, ma non abbiamo mai concepito in modo diverso la nostra Musica e soprattutto il nostro essere Musicisti.
10 - A voi le ultime parole. Un saluto!
Grazie infinite per averci ospitato. Speriamo di avere invogliato qualcuno dei vostri lettori ad ascoltarci, magari a vederci live e ad emozionarsi con noi.
Intervista a cura di Igor Gazza
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