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DAMNATION GALLERY “Enter the Fog” (Recensione)


Full-length, Black Tears 
(2022)

Raggelanti atmosfere oniriche, oscuri abissi sonori e melodie tetre e claustrofobiche: sono questi alcuni degli elementi cardini dell’Horror Metal, genere ormai pluridecennale che nella terra dei pionieri Death SS non smette di partorire nuovi rappresentanti, dimostrandosi più attuale che mai. È il caso dei genovesi Damnation Gallery, band nata nel 2016 che nel novembre del 2022 ha rilasciato il suo terzo album in studio, dal titolo “Enter the Fog”; il lavoro, il terzo sulla lunga distanza del quartetto ligure, arriva a due anni di distanza dal precedente “Broken Time” e porta la musica dei Damnation Gallery in una dimensione ancor più abissale, spaziando tra heavy/doom metal, thrash metal e black atmosferico in oltre cinquanta minuti di sonorità fredde e sinistre e armonie lugubri, donando all’Horror Metal un’altra e più personale definizione.

“Enter the Fog” si sviluppa attraverso dieci tracce comprensive di intro intorno al tema dell’abbandono, inteso sia a livello metaforico che onirico; la formazione vede Scarlet alla voce, Lord of Plague alla chitarra, Low al basso e ai cori e Coroner alla batteria. La breve introduzione ambientale “Secrets Kingdom”, resa ancor più macabra da un parlato spettrale e da un sottofondo di risate, anticipa la tirata “Angomarcia”, dalla ritmica heavy/doom e dal refrain rallentato molto orecchiabile, tra accelerazioni old-school e melodie di chitarra tetre e ipnotiche; lo scream di Scarlet giunge maligno e agghiacciante da una qualche dimensione sotterranea, dando al sound un’essenza spettrale. “Never Say Goodbye” si apre con un riff lento e claustrofobico e con una linea di basso cupa, per poi portarsi verso uno speed/heavy dal cantanto thrashy e dal refrain rockeggiante; un intermezzo lugubre caratterizzato da un onirico passaggio in clean vocals anticipa l’assolo finale, distorto e graffiante da far gelare il sangue nelle vene.

La lunga “Fog”, quasi sette minuti di durata, è forse il brano più riuscito dell’album, schiuso da una sezione atmosferica malinconica incontro ad un crescendo epico e maestoso dai richiami sinfonici, tra momenti lenti e ipnotici, riff melodici e assoli virtuosi, fino all’accelerazione thrashy del finale. “Old Cemetery” è l’episodio più lungo della release, quasi otto minuti di un abissale e angosciante doom metal aperto da una lunga introduzione ambient orrorifica, con la voce catacombale di Scarlet che si erge come un urlo demoniaco sopra le melodie tetre e claustrofobiche di Lord of Plague; il refrain accelerato, dai richiami old-school, dona ritmo al brano incontro ad un finale dal riffing spettrale e dalle atmosfere raccapriccianti. La più tirata “Numb” mostra le influenze black della band ligure, dominate dalla batteria feroce di Coroner e da melodie di chitarra gelide e serrate, talvolta rallentate fino al doom e nel finale lasciate correre tra la psichedelia e il virtuosismo; chiude il lavoro la struggente traccia semi-acustica “Erased”, guidata dalla voce pulita e delicata di Scarlet verso melodie sognanti tendenti al post-rock e tastiere malinconiche, verso un finale tragico e disperato semplicemente sorprendente.

“Enter the Fog” è un pregevole album vecchia scuola che mostra tutte le influenze liriche e musicali dei Damnation Gallery, arricchendosi traccia dopo traccia di nuove sfumature e suscitando emozioni diverse: le melodie tetre e sinistre dominano il lavoro, con il loro incedere lento e opprimente, schiacciate dalle dure accelerazioni che talvolta sfiorano il thrash/black, mentre la voce versatile di Scarlet incarna perfettamente ogni emozione, tra rabbia, delicatezza e spettralità. Si tratta di un album che i sostenitori della tenebrosa e agghiacciante corrente dell’Horror Metal italico non si possono perdere, sorretto dalle radici cupe e opprimenti del genere ma in grado di definire melodie personali e riconoscibili, alla ricerca di un sound che sembra essere in costante evoluzione stilistica e musicale.

Recensore: Alessandro Pineschi
Voto: 73/100

Tracklist:

1. Secrets Kingdom
2. Angomarcia
3. An Instant
4. Never Say Goodbye
5. Fog
6. Your Will Shall Be Done
7. Old Cemetery
8. Emptiness
9. Numb
10. Erased

Line-up:
Low - Bass
Scarlet - Vocals
Coroner - Drums
Lord of Plague - Guitars

Links:
Bandcamp
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