PRYZME "Four Inches" (Recensione)
Full-length, Independent
(2021)
I Pryzme sono una band francese, per la precisione provengono da Rennes, e questo "Four Inches" รจ il loro album di debutto. Il disco in questione si distingue per un sound melodico ed elegante, come ben evidenziano le due canzoni poste in apertura, ovvero "Fusion" e "Vision", due pezzi che colpiscono per tecnica e inventiva. Soprattutto la seconda delle due canzoni ha uno svolgimento molto particolare che rasenta la psichedelia e una evoluzione nella seconda parte molto interessante, che attraverso una coda quasi interamente strumentale riesce ad entusiasmare.
Si cambia nettamente registro con il terzo pezzo, "After Wichita", che riesce ad incantare grazie a toni soffusi ed un lavoro di basso molto buono. Il pezzo in questione rimane molto rilassato ma riesce comunque a dire tutto quello che serve. Un progressive rock macchiato pesantemente di psichedelia e funky che mi ha riportato in mente anche qualcosa che ha a che fare con la fusion e il jazz. Nella seconda parte di canzone infatti le chitarre di David Chollet e Dominique Blanchard riescono a formare una specie di loop ipnotico e contagioso, e poi il pezzo si chiude con atmosfere rarefatte...Davvero tanta classe! "Nothing to Say" รจ leggermente piรน spumeggiante rispetto alla canzone precedente, ma anche stavolta la band non alza troppo l'asticella della potenza, preferendo adagiarsi su un rock di classe rilassato ma pieno di ottimi spunti. Le voci dei giร citati David Chollet e Dominique Blanchard (entrambi anche chitarristi), sono molto funzionali al tipo di sound di questo "Four Inches". Riescono a mettersi da parte quando la band vuole dare piรน risalto alla parte strumentale ed in particolare agli assoli di chitarra, e poi non risultano mai invadenti, con le loro tonalitร gentili.
Fino ad ora, grossomodo, le canzoni hanno seguito un andamento e uno sviluppo abbastanza coerente tra loro. Abbiamo una parte iniziale introduttiva di tutti i temi principali, poi verso la metร si ha quasi sempre uno sviluppo inaspettato e che si espande, come giร evidenziato, nei territori della psichedelia o della fusion. Ma un pezzo come "Pretty Princess" riesce a mescolare le carte in tavola per una struttura piรน imprevedibile e per una prestazione strumentale da urlo, che finalmente valorizza appieno la sezione ritmica formata da Maxence Marmieysse al basso e Gabrielle Duplenne alla batteria. E in questo pezzo davvero rasentiamo la fusion pura, e in piรน abbiamo un finale di canzone che nuovamente impressiona perchรจ riesce a dirottarci verso altre soluzioni. Fino ad ora, probabilmente questa canzone รจ la mia preferita! "The Ride of Your Life", "Morning Song" e "Four Inches" sono le tre canzoni finali, una piรน bella dell'altra, con una impennata verso l'hard rock progressivo stile Rush nella seconda menzionata, mentre nella terza canzone la band in oltre tredici minuti dร ampio sfoggio di tecnica e devozione verso un discorso musicale fuori dagli schemi.
"Four Inches" รจ un disco che colpisce innanzitutto per la preparazione tecnica dei musicisti che l'hanno concepito, anche se non รจ per nulla un disco di facile assimilazione. Potrebbe sembrare cosรฌ perchรจ il reparto vocale รจ sempre abbastanza compassato e melodico, ma ogni brano ha quel tocco di genio e di sorpresa che lascia spiazzati e in piรน i brani seguono delle strutture particolari che vanno seguite dal primo secondo all'ultimo, altrimenti si rischia di perdere il filo conduttore di tutto. Album di grandissimo valore, indubbiamente.
Recensione a cura di Marco Landi
Voto: 80/100
Tracklist:
01. Fusion
02. Vision
03. After Wichita
04. Nothing to Say
05. Pretty Princess
06. The Ride of Your Life
07. Morning Song
08. Four Inches
Line-up:
David Chollet – Guitar, Vocals
Dominique Blanchard – Guitar, Vocals
Maxence Marmieysse – Bass, Vocals
Gabrielle Duplenne – Drums, Vocals
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