TWISTED "Godspeed" (Recensione)
Full-length, Demon Doll Records
(2022)
Rumore di motori, proprio rimandanti alla Herley Davidson che campeggia in copertina, aprono la prima traccia e title-track "Godspeed". Presto veniamo catapultati in un sound hard rock bello pimpante, con la voce di Philip che suona un po' ruvida ma al tempo stesso capace di intonare melodie molto radiofoniche. Tanti i tempi in 4/4 di batteria e tanti bei riff di classica scuola hard rock.
Questa è un po' la ricetta di tutto l'album, perchè tutta la tracklist si baserà su questo binomio selvaggio-radiofonico, un po' in stile Motley Crue, quindi si affacceranno episodi più heavy, e sono la maggior parte ("Godspeed", "Adrenaline", "Rock You Till I Die", "Break the Walls","No Way Out", Born to Die Free), ad altri dove la band strizza ancora più l'occhionlino verso certo street/glam ("Give Me Hell", "Strike Hard").
Abbiamo anche una canzone "strappalacrime" come "The Lesson", la classica hit che nei tempi che furono faceva piangere le ragazzine e aiutava le band rock a rimorchiare...Insomma un album che nella sua semplicità non annoia, perchè comunque questi cinque ragazzacci sono tutti in gamba e hanno tanta voglia di spaccare.
E' lecito infatti pensare che, al di là di un album buono come questo "Godspeed", i Twisted siano più portati per la dimensione live, dove tutto quello dimostrato su disco potrebbe prendere strade ancora più coinvolgenti. Ad ogni modo "Godspeed" è un buon album, magari fatto più per i nostalgici, ma comunque un buon album di sicuro.
Recensione a cura di Marco Landi
Voto: 7/10
Tracklist:
1. Godspeed
2. Adrenaline
3. Rock You Till I Die
4. Break the Walls
5. No Way Out
6. Give Me Hell
7. The Lesson
8. Dance With The Devil
9. Strike Hard
10. Roll The Dice
11. Born to Die Free
Sito Ufficiale
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