FANGOSBERLA "Tutto è bene quel che finisce" (Recensione)
(2025)
Esce in cd e su tutte le piattaforme digitali, l'pp di debutto "Tutto è bene quel che finisce" della band di Cagliari Fangosberla, formata da Carlotta (voce e testi), Daniele M. (batteria), Marco (chitarra e seconda voce), Daniele P. (chitarra) e Chiara (basso), promosso e distribuito da Ghost Record. Un ep le cui sonorità pesano come un macigno, complice il genere che la band propone e che spazia dal punk al mathrock, passando per leggere influenze grunge.
Il concetto di base che caratterizza questo debutto è interessante e per niente scontato, una sorta di messaggio dedicato a coloro che si sentono "strani", ai "weird", ai "freak", a chi ha conosciuto la depressione e l'ansia, ma nonostante tutto, non perde la voglia di amare, sperare e abbracciarsi. Durante l'ascolto possiamo apprezzare ritmiche shoegaze che si fondono con la ruvidità dello scream vocale di Carlotta che irruvidisce il contesto generale della proposta.
I Fangosberla, propongono un debutto che non avverte la classica scopiazzatura per vincere facile. Una sezione ritmica potente e diretta tiene ulteriormente vivo questo viaggio intenso di circa sedici minuti, con innesti corposi che conferiscono di fatto, volume a tutto l'ep . In generale siamo di fronte ad un prodotto suonato con semplicità, curando ogni minimo dettaglio per rendere l'ascolto varo e soprattutto gradevole.
I Fangosberla, nonostante il debutto, dimostrano buona maturazione sia tecnica che compositiva, andando a proporre un Ep con i fiocchi le cui premesse per il futuro non possono essere che rosee.
Recensore: Marco Landi
Voto: 7,5/10
Tracklist:
1. Fango
2. Le ombre di Hiroshima
3. Angoscia
4. Mai al margine
5. Come Tōru
6. Sberla
Links:
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