DEFLORE "Spectrum Epicentre" (Recensione)
Full-length, Subsound Records
(2017)
I Deflore sono composti da due elementi: Christian Ceccarelli ed Emiliano Di Lodovico. La band รจ attiva da circa quindici anni e ha giร partorito altre uscite prima di questo "Spectrum Epicentre", ovvero “Human Indu(B)strial” (2004), “Egodrive” (2008) e “2 Degrees Of Separation” (2010). Comincio col dire che il disco in questione mi ha spiazzato abbastanza, perchรจ pur essendo io un ascoltatore che spazia molto, non mi capita comunque spesso di imbattermi in questi territori sonori, un po' anche per mia volontร e scelta, diciamo cosรฌ.
Perรฒ questo duo mi ha colpito nel giro di pochi ascolti e il perchรจ รจ semplice da spiegare: la loro musica si sposerebbe bene come base per film di un certo genere. Ho sentito dire che loro richiamano atmosfere alla David Lynch, ma io aggiungerei che la loro visionarietร e "stranezza", il loro essere meccanici ma al tempo stesso come sospesi in un mondo parallelo molto cinico, mi ha fatto venire in mente anche qualcosa del grande Cronenberg.
I ritmi sono serrati, scandiscono la musica in maniera austera, una sorta di ponte tra l'industrial piรน ortodosso, il noise e qualcosa di dark wave o cold wave e un pizzico di dub e drum 'n' bass.
Queste svariate influenze permettono ad un'opera sicuramente non facile, di entrare comunque sotto pelle abbastanza velocemente, a meno che non siate allergici a questo tipo di sonoritร .
Definire rock o metal un disco del genere รจ arduo, perchรจ la parola d'ordine a mio avviso รจ "sperimentazione", ma non intesa come un qualcosa di confusionario o cacofonico, ma bensรฌ come il ponte ideale tra generi che gravitano attorno al mondo dell'elettronica e che ben si sposano tra loro, creando anche una discreta base quasi "melodica" a tratti.
E' anche importante sottolineare come non solo la band cerchi di mescolare piรน stili, ma sembra voglia anche inglobare sia tendenze contemporanee che altre che richiamano al minimalismo "sintetico" degli anni Ottanta e Novanta.
Non elencherรฒ le tracce singole, perchรจ come dicevo vedo questo album piรน come una colonna sonora cinematografica di un certo tipo che come semplice musica, ma il consiglio che posso darvi รจ di ascoltare "Spectrum Epicentre" senza troppa luce e con la mente che cerca di espandersi. Esperienza da provare!
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 78/100
Tracklist:
1. MASTICA / ME
2.BETONIERA
3.APOLLO
4.RARE / FRACTO Phase I
5.KING DEAF
6.TREESONG
2.BETONIERA
3.APOLLO
4.RARE / FRACTO Phase I
5.KING DEAF
6.TREESONG

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