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HELL THEATER "S'Accabadora" (Recensione)


Full-length, Wormholedeath
(2022)

Esplosivo, classico, tenebroso! Questo nuovo album dei trevigiani Hell Theater esplode nel mio lettore e mi lascia a bocca aperta. "S'Accabadora è sorretto da un concept a dir poco da brividi di cui vi riportiamo la parte essenziale: "La storia si basa su una figura tradizionale sarda, la "femmina ACCABADORA" o "colei che finisce", realmente esistita nel passato e forse ancora esistente in zone molto rurali, alla quale venivano attribuite doti magiche, una sorta di strega vestita di Nero. Il suo ruolo era quello di porre fine alle sofferenze degli anziani moribondi e malati terminali, per pietà, su richiesta dei parenti, colpendo la nuca con uno speciale martello "Mazzolu" (vedi la copertina di "Una strana morte"). A volte però i parenti per amor suo ingannavano l'Accabadora e allora lei scatenava le sue maledizioni".

Dopo questa premessa, d'obbligo per entrare a pieno in questa opera che potremmo tranquillamente definire come "horror metal", vi parliamo un po' di come abbiamo trovato l'album un po' più dettagliatamente. Questo disco si appoggia come stile e attitudine a formazioni e artisti come King Diamond, Death SS, Huntress, Ghost, Blood Thirsty Demon e compagnia tenebrosa e acchittata con tanto di make up, ma nel caso degli Hell Theater, oltre le parti teatrali e ampollose tipiche delle formazioni che si dedicano a questo sottogenere di metal, troviamo una buona dose di thrash metal, in verità intricato e non magari associabile al thrash puro, ma che spesso comunque fa capolino nei riff e in tempi tirati di batteria.

La band è davvero una fonte interminabile di idee, e ciò si esplica in tracce articolate e tecnicamente veramente al top, come ad esempio la bellissima "Mamuthones Dance", che ci fa vivere momenti di terrore e pura estasi sonora nei suoi oltre otto minuti. Sicuramente questa è una delle tracce più rappresentative di quanto ci propongono gli Hell Theater, ma non abbiate paura, sono tanti altri i pezzi che meritano. Si passa con disinvoltura da pezzi più ombrosi e notturni come "In the Dark Room" a mazzate incredibili come "Domus De Janas", e la band usa spesso questo stratagemma di intervallare la tracklist con qualche pezzo più "tranquillo" per poi ripartire con furia cieca e oscurità a go go.

Per concludere: gli Hell Theater sono una band da supportare senza troppi indugi, comprate i loro dischi e merchandise e andate ai loro live. Il metal italiano sta dando tante spallate a quello estero, e i dischi di qualità ormai sono a centinaia, parlando solo di Italia. Nient'altro da aggiungere, se non che il metal è ancora vivo e vegeto nelle nuove leve e questo segnale è incoraggiante.

Recensore: Marco Landi
Voto: 85/100

Tracklist:
1. Laughing Doll (Intro) 
2. Eyes Painted Blood 
3. A Strange Death 
4. Church of Saint Anthony, Pt. 1 
5. Church of Saint Anthony, Pt. 2 
6. Mamuthones Dance
7. In the Dark Room 
8. Domus De Janas 
9. Dressed in Black 
10. Morte Be Thy Name 
11. The Legend Will Never Die (Outro)

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