DEFLAG "Let Us All Unite!" (Recensione)
EP, Ghost Record Label
(2022)
Domenica, inizio novembre, mi appresto a recensire una band di Novara con il loro nuovo ep dal titolo “Let Us All Unite!”, prodotto dall’ etichetta che ritengo in assoluto più attenta al panorama underground nostrano come la Ghost Record Label. Il sound proposto dalla band è un corposo hardcore ricco di incipit derivanti da numerose sfumature metal, ed io sono sicuramente curioso.
Il disco in recensione consta di cinque tracce per una lunghezza approssimativa di diciotto minuti. La prima traccia, "Liberation", parte con una batteria prepotente, basso pesante, il riff di chitarra è davvero interessante, i ritmi sono sincopati, rimbombanti, ed anche rimbalzanti. La voce è aggressiva e poderosa. Sui due minuti la batteria diventa leggera ed i suoni si acuiscono, per riprendere corpo e volume nei secondi successivi. Una partenza con i controfiocchi. La successiva "Heart of Porcelain" comincia più sottotono, per poi esplodere immediatamente, interessante è come i ritmi ora sono furibondi, ma poi più dolci e leggeri. La voce è sempre cattiva e ruvida. Un brano che porta allo spasmo ed impone all’ascoltare di alzare il volume, il riff di chitarra che imperversa durante la durata della traccia è fenomenale, anche il ritornello è molto catchy e fa presa sull’ascoltatore.
Passiamo ora a "Dig Deep", terza traccia decisamente caustica, sempre ben ritmata e fragorosa. La batteria è bella rotonda, si sente il basso tendere le corde; un brano non troppo lungo, siamo sui tre minuti, ma l’ardore e la rabbia espressi in questa composizione non sono seconde a nessuno, un vero tritacarne. "Forgive Forget" nasce in modo in modo molto più metal con una bella cavalcata di chitarra e batteria. I simpatici novaresi sono veramente monolitici e riescono ad esprimersi in modo devastante. Immancabile sui due minuti, ecco il momento di relax, dove tutto si abbassa tranne la voce di Mr. Pagani, che rimane sempre astiosa, poi la traccia prende quota ed esplode letteralmente. "A Little Part of" è l’ultima traccia dell'ep in recensione, e manco a dirlo è quella più lunga, poco meno di cinque minuti; partenza incazzata e muro del suono enorme, ritmi altissimi e tutto suona decisamente modern metal, ritornello molto ben congegnato e tanta potenza. Il cambio di ritmo sui tre minuti mi piace davvero un sacco.
Considerazioni finali:
Caro ascoltatore, se vuoi spararti nelle orecchie un hardcore-metal davvero ben fatto non puoi perderti i Deflag. Cattivi, potenti, tecnici e soprattutto in grado di di far perdere un battito al tuo cuore. Mi auguro che le sapienti mani del main-man della Ghost Record Label non perdano l’occasione di produrre un disco completo di questa band, che merita davvero tanto.
Recensore: Igor Gazza
Voto: 8/10
Tracklist:
1. Liberation
2. Heart of Porcelain
3. Dig Deep
4. Forgive Forget
5. A little Part Of
Line-up:
Daniele Pagani – voce
Lorenzo Gamberini – chitarra
Alessandro Piccinelli – basso
Fabio Gianasso – batteria
Links:
Line-up:
Daniele Pagani – voce
Lorenzo Gamberini – chitarra
Alessandro Piccinelli – basso
Fabio Gianasso – batteria
Links:
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