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Intervista: GLORY OF THE SUPERVENIENT

Band davvero fuori dagli schemi, i Glory Of The Supervenient. Dopo averci piacevolmente impressionato in sede di recensione (disponibile QUI), abbiamo scambiato due chiacchiere con Andrea Bruzzone, batterista e songwriter della band. A voi il resoconto.

1) Ciao e benvenuti sulla nostra zine! A voi l'onere o l'onore di introdurci alla vostra band, dato anche il fatto che siete una band atipica sia per noi, ma direi atipica in generale! Insomma qualche cenno biografico dagli albori fino ad arrivare a "Glory of the supervenient"!
 
Ciao, grazie per questa intervista innanzi tutto, sono Andrea batterista e songwriter del progetto. Glory of The Supervenient nasce da un'esigenza creativa che avvertivo da tempo.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato a dar forma a delle idee che avevo per la testa, inizialmente mi ero proposto un certo obiettivo riguardo allo stile, ma durante il processo mi accorgevo che le forzature, le regole che mi imponevo non reggevano, dovevo lasciare fluire liberamente le influenze, le immagini, le sensazioni che mi appartengono. Così ho fatto e a quel punto ha preso forma G.O.T.S.
 
2) Il vostro disco incorpora vari generi: progressive, elettronica, fusion, alternative...E la lista potrebbe proseguire. Volete un po' parlarci di quali sono le vostre influenze e di come si svolge il vostro processo creativo?

Come accennavo ho semplicemente cercato di imprimere quello che sono in questo progetto, la mia storia, che inizia con l'amore per il rock e il metal, per il progressive inteso come musica creativa e di ricerca e sperimentazione, il jazz e da non molto tempo per la musica elettronica. Il processo creativo parte spesso da un' idea centrale da cui cerco uno sviluppo, tenendo fermo e presente sempre in qualche modo quel tema da cui scaturisce, inseguendo una sensazione di compiutezza, di equilibrio formale.

 3) Il vostro album è interamente strumentale. E' stata una scelta attentamente voluta quella di non includere una voce o c'è dell'altro?
 
Inizialmente mi ero proposto di inserire la voce nel progetto, ma nello sviluppo effettivo, liberandomi da quelle imposizioni stilistiche, mi accorgevo che in questi pezzi non c'era spazio per delle linee vocali.
 
4) Il vostro sound è un viaggio contorto e introspettivo, dove vari umori e colori si intersecano per un risultato non sempre di facile assimilazione ma molto originale e con senso compiuto. Siete d'accordo con questa mia breve analisi e/o volete aggiungere dell'altro per descrivere la vostra musica?
 
Sono d'accordo con questa tua analisi, la mancanza della voce in un contesto comunque rock può essere motivo di difficile accessibilità. Ma credo che ogni brano dell'album abbia una forte identità, uno sviluppo coerente che spesso parte da un tema centrale dove il climax cresce o decresce con l'aggiunta o la sottrazione di vari elementi. Credo ti riferissi a questo quando dici "di senso compiuto", non lo considero un album dispersivo ma ho cercato di essere solido, lineare e conciso nel songwriting, spero di esserci riuscito ahah!
 
5) Siete attivi in sede live? In questo senso, cosa deve aspettarsi uno spettatore da un vostro show?
 
Stiamo facendo di tutto per portare il progetto in sede live e nel 2017 sicuramente gireremo per varie città. Ci interessa scambiare emozioni con il pubblico, lo spettatore deve poter viaggiare con noi dentro i suoni, trasmetterci l'energia che poi gli restituiremo. 

6) Come sono state, fino ad ora, le opinioni riguardo "Glory of the supervenient" da parte di stampa specializzata e pubblico? Pensate che la gente sia pronta per una proposta "difficile" come la vostra? In fondo avete lanciato una piccola sfida...
 
Per ora abbiamo avuto un davvero ottimo riscontro nelle recensioni soprattutto di realtà vicine al progressive rock/metal come Progstravaganza, Prog-Sphere e Progarchy: Pointing Toward Proghalla, che scrivono di G.O.T.S. anche oltre le mie aspettative. Ma sono curioso e attendo pareri dalle più disparate realtà.
 
7) Chi ha realizzato l'artwork di "Glory of the supervenient" e cosa rappresenta? Si nota una certa semplicità, ma qualcosa mi dice che è solo una prima apparenza. Ci ho visto giusto?
 
L' artwork è stato realizzato dall'amica Bianka Schurina, sono molto soddisfatto del lavoro che ha fatto. Abbiamo visionato assieme alcune sue proposte per arrivare al risultato finale. Non c'è un vero e proprio legame di senso a parte la figura del cerchio, molto importante nel concept di Glory Of The Supervenient, ispirato al lavoro di un grande filosofo contemporaneo che si chiama Emanuele Severino.
 
8) Volete descriverci la fase di stesura di un vostro pezzo come avviene? C'è un compositore principale e chi si occupa di tutti i virtual instruments e che ruolo hanno questi nell'economia del vostro sound?
 
Come accennato ho curato la scrittura di tutti i brani dell'album, i virtual instruments hanno giocato un ruolo fondamentale perchè togliendo quei limiti stilistici iniziali ho iniziato ad avere bisogno di alcune particolari sonorità che ho trovato appunto nell'utilizzo dell'elettronica.
 
9) Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere e quali avete già raggiunto?
 
Già l'uscita di questo album è una enorme soddisfazione, era una sfida e un traguardo in sè. Ora la prossima sfida è portarlo live al meglio delle nostre possibilità, portare l'energia che abbiamo dentro alle persone, sui palcoscenici.
  
10) Il vostro album è top album sulla nostra zine. Secondo voi come siete riusciti, con un genere per noi un po' avulso, ad ottenere questo risultato?
 
Sarò molto sincero con te, non ne ho idea! ahah!
 
11) Quali sono i vostri programmi futuri? Avete delle canzoni nuove in cantiere?
 
Sono già al lavoro per la stesura di un secondo album ma è ancora molto presto per poter dire qualcosa di concreto a riguardo.
 
12) Qualcuno di voi ha altri progetti musicali oltre ai Glory of the supervenient? E se è così, che genere di musica affronta altrove?
 
Si ognuno di noi ha diversi progetti, il nostro bassista "Otus" milita tra gli altri in questi due fenomenali progetti che vi consiglio di ascoltare, i The Queen Bled Acid e i Naive Criminals. Giulio che è il nostro tastierista in sede live è anche un pianista jazz e ha all'attivo dischi di progressive come Progenesi e Oranombro, e Il nostro Mauro che si occupa della parte elettronica sta anch'egli per uscire con un progetto tutto personale, date un occhio al suo studio Rosewood Basement Productions!
 
13) Conclusione in mano a voi. Scrivete quello che volete!
 
Grazie ancora ragazzi, state sintonizzati sulle nostre pagine social per tutte le news riguardo live, videoclip, playthrough e molto altro!

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Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"

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